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Giorgia Meloni incontra i familiari delle vittime di Rigopiano: “Verità”

Giorgia Meloni ha incontrato alcuni superstiti e familiari delle vittime della valanga di Rigopiano ieri, giovedì 30 marzo, a Palazzo Chigi

Le macerie del disastro avvenuto a Rigopiano

Giorgia Meloni ha incontrato alcuni superstiti e familiari delle vittime della valanga di Rigopiano ieri, giovedì 30 marzo. L’incontro, durato circa un’ora e mezza si è svolto a Palazzo Chigi e, da quanto riportano gli stessi ospiti della Premier: “È andato molto bene. Abbiamo esposto le nostre problematiche, abbiamo raccontato la nostra storia, semplicemente la nostra storia, il paradosso di questa giustizia” dice all’Adkronos Gianluca Tanda, familiare di una delle vittime.

La paura di chi sta combattendo per vie legali per portare giustizia e capire di chi sia la responsabilità umana della tragedia che sei anni fa spezzò ventinove vite, è che il processo giudiziario si concluda entro il prossimo anno con un nulla di fatto.

Una paura che parrebbe fondata se pensiamo all’udienza che si è tenuta il 23 febbraio scorso e che di fatto ha depenalizzato molte delle accuse agli imputati assolvendone 25 sui 30 che erano a processo. Già alla lettura della sentenza la rabbia dei familiari era esplosa.

Ieri il comitato è stato ricevuto da una Meloni commossa, racconta ancora Gianluca Tanda: La Meloni “ ci ha detto che lavorerà sicuramente e sarà attenta alla nostra situazione, ascolterà le nostre richieste che adesso scriveremo e le invieremo molto presto”.

Rigopiano, una lettera per Giorgia Meloni: “Mia figlia da 6 anni senza mamma”

Gianluca Matrone, sopravvissuto per 62 ore sepolto sotto la neve di Rigopiano e che in quell’inferno ha perso la moglie, ha consegnato al Presidente una lettera scritta dalla figlia della coppia, Gaia che oggi ha 11 anni.

 “Mia figlia Gaia l’ha scritta qualche giorno fa, spiegando il suo dispiacere per non avere più la mamma da 6 anni” ha raccontato Matrone, “Il presidente è una mamma, può capire cosa può passare una bambina se non vede la mamma per un giorno. Mia figlia sono sei anni… Si è commossa appena gliel’ho data, ha detto che l’avrebbe letta più tardi perché era troppo pesante leggere in quel momento”.

Da Palazzo Chigi la premier commenta di voler fare tutto ciò che è in suo potere per rispondere alla richiesta di verità delle famiglie. Tra le proposte del comitato di Rigopiano quella di istituire una procura nazionale per le grandi stragi, che si occupi della parte giudiziaria di queste immani tragedie evitando che, come nel caso della valanga, dopo anni di indagini le posizioni processuali vengano di fatto archiviate senza che si individuino le responsabilità.