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FERIE CANCELLATE – Se non le hai segnate in questo modo te le cancellano: ad agosto te ne resti a casa | Lo prevede la legge

Se non lo fai ora non ci vai più

Niente più ferie - pexel - romait.it

Panico ferie: un errore banale mette a rischio l’estate di migliaia di lavoratori. Fai attenzione, se sbagli ti tocca lavorare

In questi giorni, tra chi sogna mare, montagna o semplicemente qualche giorno di relax, si sta diffondendo un allarme che ha il sapore dell’incubo: il rischio concreto di restare al lavoro a causa di un banale errore burocratico.

Sì, perché se non si presta attenzione a un dettaglio fondamentale, le ferie tanto attese potrebbero andare perse. Ed è ciò che sta mandando nel panico moltissimi lavoratori, soprattutto nel settore privato, ma anche nel pubblico.

In diverse aziende del Lazio, ma non solo, si registra un’impennata di richieste di chiarimenti agli uffici del personale, sindacati e consulenti del lavoro. I dipendenti stanno correndo ai ripari dopo aver scoperto che, in assenza di una richiesta esplicita o di una programmazione formale delle ferie, si rischia di perdere giorni preziosi.

Un errore che si ripete ogni anno, ma che nel 2025 ha assunto contorni più preoccupanti per via di alcune rigidità normative e scadenze ormai prossime.

Come funzionano le ferie

L’allarme è partito da semplici conversazioni tra colleghi, poi è rimbalzato sui social e infine si è fatto largo anche nei gruppi whatsapp aziendali. In un attimo, il panico si è diffuso. Perché perdere giorni di riposo non è solo un dispiacere, ma un danno concreto per la salute, il benessere e i diritti del lavoratore.

Il periodo estivo è da sempre sinonimo di pausa. Le ferie sono un diritto garantito dalla legge e dal contratto, ma questo non significa che vengano automaticamente concesse o programmate. È fondamentale rispettare procedure e scadenze, altrimenti si rischia grosso.

Le ferie annuali spettano a tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato. La durata varia in base al contratto collettivo applicato, ma in generale ogni dipendente ha diritto ad almeno quattro settimane all’anno.

Panico tra i dipendenti
Devi dire addio alle tue ferie? – pexel – romait.it

Le ferie perdute

E proprio qui arriva il punto più delicato, che in molti ignorano: le ferie non godute possono andare perse. Se il lavoratore non le ha richieste entro i limiti stabiliti dalla legge o dal contratto, o se il datore di lavoro non le ha concesse nei tempi previsti, quei giorni potrebbero non essere più recuperabili. Un vero boomerang per chi pensava di conservarli per un secondo momento.

Secondo il sito brocardi.it, infatti, la normativa parla chiaro: trascorsi 18 mesi dalla fine dell’anno in cui le ferie sono state maturate, se non godute né correttamente richieste, il diritto decade. A meno che il mancato utilizzo sia dipeso da cause di forza maggiore o da esigenze aziendali documentate, quei giorni si perdono. Niente recupero, niente monetizzazione, niente appelli.