EMERGENZA BANCHE – Uffici chiusi e bancomat bloccati: interi paesi senza servizi | È il collasso finanziario delle famiglie

Prelievi bloccati - www.pexels.com - Romait.it
Le banche stanno chiudendo in alcune zone dell’Italia e ciò potrebbe creare dei disagi per coloro che non sono pratici con le operazioni digitali.
Oggigiorno ci sono ancora persone che preferiscono effettuare pagamenti solo avvalendosi dei contanti che hanno nel portafoglio. Qualcuno sostiene che sia più idoneo per controllare le proprie entrate e uscite non solo in un mese, ma anche nella quotidianità.
Poi dall’altra parte c’è la maggior parte di italiani che preferisce effettuare pagamenti con le proprie carte di credito perché il tutto avviene in modo trasparente e immediato. Del resto la tracciabilità può aiutare in determinate situazioni ad avere la meglio. Eppure in qualche occasione è capitato di vivere dei momenti di tensione a causa dei blackout.
Quelli durati più di 10 ore sono stati un vero problema perché era anche impossibile prelevare dagli sportelli bancomat. Per questo motivo molti non hanno potuto fare acquisti per un bel po’ di tempo. Questo dimostra che sarebbe opportuno puntare su entrambe le tipologie di pagamento.
Purtroppo, secondo quanto riportato su money.it, sembra che non mancheranno dei disagi per via di scelte fatte dagli altri vertici del sistema bancario. Ciò sta allarmando chi lavora al suo interno perché potrebbe recarsi altrove, magari lontano dai propri affetti. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.
Addio filiali e bancomat, ecco cosa sta succedendo
La faccenda risulta essere alquanto seria per ben 13 milioni di cittadini, i quali potrebbero avere problemi quando si tratta di fare dei prelievi attraverso un bancomat. Questo perché ci sarà una graduale chiusura di filiali e sportelli bancomat. Alla base di questa scelta ci sarebbero anche le dinamiche demografiche che hanno spinto gli individui a lasciare zone rurali per recarsi in città.
Di conseguenza il servizio dato ai clienti non aveva più dei vantaggi economici in questi luoghi ormai spopolati. Con grande rammarico c’è stato l’obbligo di andare altrove. Nel 2023 sono state previste 614 chiusure e 108 aperture, ma questo non fa altro che alimentare il cosiddetto fenomeno della desertificazione bancaria. E non è finita qui perché nel 2024 circa 3.380 Comuni sono rimasti senza una filiale bancaria!

La desertificazione bancaria, un vero problema
Non avendo più una filiale bancaria nel proprio comune di residenza, in tanti sono stati costretti a fare chilometri per raggiungere quella più vicina. Chi sa utilizzare bene gli strumenti digitali può tranquillamente fare a meno di recarsi fisicamente in una filiale, ma non tutti sono in grado di farlo e per questo necessitano di assistenza.
Piemonte, Veneto e Lombardia sono le regioni maggiormente interessate al fenomeno. A seguire ci sono anche la Valle d’Aosta, Umbria e Sardegna. Anche le imprese hanno dovuto optare per la chiusura perché da un punto di vista economico le cose no non stanno andando a gonfie vele.