Elon Musk all’attacco: non (già) di Twitter, ma dell’intera cultura liberal
Il miliardario imputa al social che sta acquistando di avere “forti pregiudizi di sinistra”. Come per “l’immorale e stupido” ban di Donald Trump, che lui vorrebbe annullare
![Elon Musk](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/05/Elon-Musk-e-Twitter-1024x576.jpg)
Elon Musk
Il multimiliardario Elon Musk è tornato all’attacco sul tema della libertà di espressione. E ancora una volta ha puntato il dito contro Twitter, il social network di cui sta trattando l’acquisto. Anche se, a ben vedere, il suo j’accuse è molto più esteso, perché di fatto mette sul banco degli imputati l’intera cultura, anzi ideologia liberal.
![Elon Musk](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/05/Elon-Musk-e-Twitter-1024x576.jpg)
Elon Musk (di nuovo) all’attacco
Ormai è acclarato che, quando Elon Musk parla (o cinguetta), non è mai banale. Soprattutto perché, avendo una predilezione pseudo-volteriana per il diritto di parola, le sue dichiarazioni si discostano spesso da quelle rilasciate in fotocopia dai megafoni del pensiero unico. È stato così anche per le proteste abortiste che, come raccontavamo, stanno mettendo a ferro e fuoco gli Stati Uniti.
![Proteste abortiste negli Usa, Politically correct](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/05/Proteste-abortiste-negli-Usa.jpg)
Più precisamente, l’uomo più ricco del mondo era stato sollecitato dal commentatore americano Mike Cernovich a esprimersi sul “doppio standard” della piattaforma dei 280 caratteri. Che sembra disposta a tollerare l’incitamento alla violenza, anche da parte di un account verificato, purché si tratti di “violenza politically correct”.
Here you go @elonmusk, when Twitter employees invariably lie to you about enforcement policy, maybe they can explain why a verified account is allowed to incite terrorism without any care in the world about being banned. pic.twitter.com/rCpuf5e1Ry
— Cernovich (@Cernovich) May 9, 2022
Al che, come riferisce il New York Post, il Ceo di Tesla e SpaceX ha replicato laconico: «Ovviamente Twitter ha un forte pregiudizio di sinistra». Aggiungendo, tanto per essere chiaro sulla questione della censura, che «la mia preferenza è l’allineamento alle leggi dei Paesi in cui Twitter opera. Se i cittadini vogliono che qualcosa sia vietato», che venga approvata una norma apposita, «altrimenti dovrebbe essere permesso».
Like I said, my preference is to hew close to the laws of countries in which Twitter operates. If the citizens want something banned, then pass a law to do so, otherwise it should be allowed.
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2022
Tempi duri per il politically correct?
Probabilmente non è un caso che a queste parole abbia fatto eco un’altra, importante presa di posizione: quella sull’anti-democratica proscrizione del Presidente Usa in carica Donald Trump.
![Donald Trump](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/04/Trump.jpg)
«Penso che sia stato un errore, perché ha allontanato una grande parte del Paese» ha affermato Musk secondo quanto riporta Sky News. «Penso che i ban permanenti minino la fiducia in Twitter» ha quindi rincarato la dose l’imprenditore sudafricano. Definendo la decisione «immorale e totalmente stupida», e assicurando che lui la annullerebbe.
![La censura di Twitter](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/04/Twitter-censura-la-liberta-religiosa.jpg)
Insomma, in nome del free speech sembrano prospettarsi tempi duri per il politicamente corretto. Ed era davvero ora!
![Mike Cernovich](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/05/Mike-Cernovich.jpg)
![Stop politically correct, Elon Musk](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/04/Stop-politically-correct.png)
![Libertà di espressione, Elon Musk](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/03/Liberta-di-espressione.jpg)