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Dal nucleare ai gilet verdi a Gaza: il risveglio della ragione

La maggioranza degli Italiani è ora favorevole all’atomo, le follie green scatenano proteste in tutta Europa e i Palestinesi manifestano contro Hamas: forse, finalmente, il vento dell’opinione pubblica sta cambiando

L’ex centrale nucleare di Trino Vercellese

L’ex centrale nucleare di Trino Vercellese (© Alessandro Vecchi via Wikimedia Commons)

Su alcune importanti tematiche, dal green al nucleare alla guerra di Gaza, sembra proprio che il vento dell’opinione pubblica stia cambiando. Lo dimostrano non solo i sondaggi – che sono attendibili fino a un certo punto -, ma soprattutto alcune (assai più significative) manifestazioni di piazza. Che fanno almeno sperare che, dopo il lungo sonno, sia ora il tempo del risveglio della ragione.

L’ex centrale nucleare di Trino Vercellese
L’ex centrale nucleare di Trino Vercellese (© Alessandro Vecchi via Wikimedia Commons)

Il risveglio della ragione?

La prima buona notizia arriva dal fronte dell’atomo, e più precisamente da Trino Vercellese, Comune già sede di un reattore in funzione fino al 1990. Il suo attuale Sindaco Daniele Pane, scrive Il Fatto Quotidiano, ha ora autocandidato la città a possibile sito di deposito dei rifiuti radioattivi. Perché, come ha spiegato lui stesso al Domani, «è più conveniente per tutti avere una destinazione definitiva anziché mantenere uno status quo che ci danneggia».

Daniele Pane, nucleare
Daniele Pane (immagine dalla sua pagina Facebook)

Una posizione controcorrente che può apparire sorprendente, ma solo a prima vista, perché si pone nella scia di un’interessante rilevazione statistica. Che, come riporta Il Sole 24 Ore, evidenzia come adesso il 54% degli Italiani sia favorevole alla tecnologia, soprattutto se ne risulterà un considerevole risparmio in bolletta. A 37 anni dal primo, scellerato referendum abrogativo, e a 13 dal secondo, potrebbe finalmente essere la volta buona per il grande ritorno.

Dal nucleare ai gilet verdi ai Palestinesi

Il nucleare, comunque, è solo la punta di un iceberg formatosi attorno al peggior ambientalismo affermazionista che, forse, si sta finalmente sciogliendo. Prova ne sono i gilet verdi che, come nota TGCom24, stanno incendiando tutta l’Europa (compresa l’Italia) con le dimostrazioni contro le follie stile European Green Deal. A conferma che il terrorismo climatico riesce magari a tirare se resta su un piano meramente idealistico. Ma, nel momento in cui ispira politiche che impattano concretamente (e negativamente) sui portafogli dei cittadini, allora la propaganda eco-catastrofista sta a zero.

Proteste dei gilet verdi in Germania
Proteste dei gilet verdi in Germania (immagine dalla pagina Facebook di France 24)

Analogamente, pare che stiano aprendo gli occhi anche i Palestinesi. I quali, come riferisce l’ANSA, a oltre cento giorni dallo scoppio del conflitto arabo-israeliano sono scesi a protestare contro Hamas. Non tanto perché è un movimento terrorista, unico responsabile dell’escalation nella Striscia, ma perché si appropria di aiuti umanitari per rivenderli a prezzi maggiorati alla popolazione.

Proteste dei Palestinesi contro Hamas
Proteste dei Palestinesi contro Hamas (© Majdi Fathi/TPS)

In ogni caso, è un notevole passo avanti. Di questi tempi, può andare bene così.