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Da Cruciverba a Tinder, come è cambiata l’Italia

di Massimo Persotti

Tinder lo scorso anno, prima ancora Selfie e, togliendo il Bosone (di Higgs) del 2012, negli ultimi cinque anni troviamo ancora Phablet e Ipad. In sostanza, l’ultimo quinquennio è all’insegna del mondo dei ‘”nuovi media” e di termini anglosassoni. A decretarlo però non è l’Oxford Dictionary, bensì la prestigiosa Treccani, l’istituto fondato nel 1925 che in occasione delle 90 candeline appena spente (il 18 febbraio scorso sono iniziate le celebrazioni per la ricorrenza della sua fondazione) ha deciso di contrassegnare ogni anno della sua esistenza con la parola-simbolo.

Si inizia con Cruciverba, nel 1925, perchè l’8 febbraio di quell’anno compare il nuovo passatempo sulla “Domenica del Corriere”. Via via scorrendo la lista, si coglie l’impressione di rivivere la storia della società e del costume italiani. Le parole fotografano un Paese che cambia,  piccole e grandi scoperte, mode e alimentazione, tecnologia e fumetto. Dentro c’è tutto, sacro e profano.

La Coca Cola (1927), la gomma americana (1932), Paperino (1937), la Vespa (1946) e la Lambretta (1947). Parole nate e poi dimenticate perché ormai in disuso come Cabina telefonica (1952), Mangianastri (1957) e Floppy disk (1976). Tra le Mille lire del 1962 e l’Euro del 2002 si coglie l’epocale passaggio del sistema politico-economico. Poi, le prime avvisaglie di un mondo che cambia con @ (at/chiocciola) nel 1971 e Personal computer (1986). La modernità lascia il passo alla contemporaneità, arriva il Telefono cellulare’ (1985), compare il Drone’ (1988) e comunichiamo via Sms (1993).

Il passo ormai è compiuto: Google (1988) e Blog (1999) aprono le porte al nuovo millennio dove la lingua inglese, le nuove tecnologie e i ‘new media’ segnano le nostre vite e il linguaggio. Termini che i puristi dell’italiano farebbero rabbrividire, sono ormai entrati a pieno titolo nel nostro bagaglio linguistico e sociale. Dal 2000 ad oggi, leggiamo nell’ordine: Tablet (2000), Ipod (2001), Playstation (2003) Facebook (2004), Youtube (2006), LIM Lavagna Interattiva Multimediale (2007), Hastag (2009), Ipad (2010), Phablet (2011), Selfie (2013) per finire con Tinder (2014). E’ il trionfo del ‘digitale’ e di un mondo trasformato. Appena 50 anni prima dominavano Lego (1953), Radiolina (1955) e Flipper (1958) … un’altra epoca!

“In redazione – ci racconta Massimo Bray, direttore editoriale della Treccani – ricordano sempre come un tempo le fonti erano la grande letteratura e le fonti normative. Oggi, sono invece i social media e tutti quanti gli strumenti legati a un modo nuovo di essere la società”.

Ma la scelta di “Tinder” ha destato qualche perplessità. “Dietro a questa parola – spiega Bray – c’è una svolta quasi antropologica, c’è il modo in cui le persone si conoscono, si innamorano e creano una coppia. Anche questo è un cambiamento. Basti pensare a come ci si fidanzava appena trent’anni fa …”.

http://www.treccani.it/90anni/

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