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Il fiore di marzo: il tulipano

Green Passion di Federica Basili

Marzo Marzo: nu poco chiove
e n’ato ppoco stracqua:
torna a chiovere, schiove,
ride ’o sole cu ll’acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera:
mo d’ ’o vierno ’e tempeste,
mo n’aria ’e primmavera.

N’auciello freddigliuso
aspetta ch’esce ’o sole:
ncopp’ ’o tturreno nfuso
suspireno ’e vviole…

Catarì!… Che buo’ cchiù?
tienneme, core mio!
Marzo, tu ’o ssaie, si’ tu,
e st’auciello songo io.

Marzo – Salvatore Di Giacomo

LA STORIA.
I tulipani sono originari dell’impero Ottomani e furono importati in Olanda nel 1600, quando il botanico Clusius scrisse il primo libro su questi fiori (1592): grazie a quest’opera i tulipani assunsero un’importanza fondamentale nell’economia olandese e comparvero numerosi anche nelle opere artistiche quali affreschi e dipinti oltre a diventare il simbolo per eccellenza di molte feste popolari olandesi. Nel 1600 si verificò addirittura un particolare fenomeno storico economico denominato come “bolla dei tulipani”: a causa della larghissima diffusione nel mercato europeo, i bulbi divennero talmente cari che iniziarono ad essere utilizzati come moneta di scambio fino a quando si verificò il crollo dell’intero mercato.

Sebbene il tulipano sia stato assunto convenzionalmente a simbolo dell’Olanda, questo fiore cresce principalmente in Europa Meridionale, ma anche in Iran, Asia e Nord Africa. Il nome tulipano sembra derivare da “dulband”, turbante proprio a richiamare la forma della corolla. In natura esistono molteplici specie di tulipani e ibridi; in botanica sono stati raggruppati in 15 divisioni che li distinguono per caratteristiche morfologiche, colore, altezza dello stelo e via discorrendo.

LA COLTIVAZIONE.
Il tulipano è un fiore abituato a zone dai climi rigidi e, per tale ragione, durante l’inverno entra nel periodo di riposo. La fioritura avviene infatti nei mesi primaverili ed il periodo migliore per piantare i bulbi è senza dubbio l’autunno o l’inverno. E’ consigliabile che l’interramento avvenga ad una profondità che varia dai 10 ai 20 cm; il terreno ottimale è quello sabbioso mischiato ad una buona quantità di quello drenante e possibilmente di concime maturo.

I bulbi, se piantati in giardino, non vanno innaffiati poiché si accontentano delle precipitazioni, ma vanno innaffiati nel periodo primaverile e quando si iniziano a vedere le punte dei fiori spuntare dalla terra, è possibile effettuare una piccola concimazione per accompagnare al meglio la crescita del nostro fiore. Una volta fioriti, i tulipano non hanno bisogno di eccessive dosi d’acqua ad eccezione di periodi di siccità: come di consueto dobbiamo fare attenzione ad evitare i dannosi ristagni idrici, potenzialmente fatali.

Terminata la fioritura, possiamo eliminare parte delle corolle: per far questo è necessario attendere che cadano le foglie e che i gambi si siano completamente essiccati. E’ consigliabile eliminare anche i bulbi ogni due anni circa così da poter smuovere il terreno: i bulbi vanno poi puliti con molta delicatezza e lasciati all’aria per tre giorni, prima di essere inseriti in semplici sacchetti di carta e piantati l’autunno seguente.

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