UFFICIALE – Chi ha aderito alla rottamazione deve pagare di più: spunta una nuova maxi voce da 6.000€ | La beffa è servita

Pagamenti da rispettare - www.pexels.com - Romait.it
Coloro che non hanno pagato generate in passato adesso avranno a che fare con l’Agenzia delle Entrate. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Nella faccenda è coinvolta l’Agenzia delle Entrate che si occupa della gestione dei tributi. Ha l’obiettivo appunto di garantire l’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini contribuenti. Operativa dal 1° gennaio 2001, tenendo conto della legge Bassanini sulla sua organizzazione, si occupa anche di avvertire coloro che devono ancora effettuare dei pagamenti.
Prima di tutto bisogna specificare cosa significa “rottamazione con interessi retroattivi”. Si tratta di somme da dover versare secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate. Purtroppo oggi i contribuenti dovranno versare rate più alte per colpa rate saltate e per colpa di interessi retroattivi che sono stati applicati sulle somme da versare.
Chi ha voluto vederci chiaro sì è rivolto a un esperto del settore o semplicemente è andato nella sezione FAQ dell’Agenzia delle Entrate per capire come avviene il calcolo degli interessi sul totale del dovuto.
Dal 1° novembre 2023 la legge prevedeva l’applicazione del 2% annuo. Per le rate non pagate devono essere sommati gli interessi al nuovo piano di rateizzazione che ha un tasso di interesse da applicare a partire dalla seconda rata.
L’Agenzia delle Entrate non fa sconti a nessuno
La prima rata deve essere pagata il 31 luglio e poi a seguire entro il 30 novembre 2025 si applicheranno i nuovi interessi. Per i calcoli delle nuove rate bisogna tenere in considerazione sia le rate scadute che quelle non pagate e sugli interessi complessivi calcolati dal 1° luglio 2023.
In base a questo si decide di quanto saldare il debito. Se si salda in un’unica soluzione entro il 31 luglio non saranno considerati i nuovi interessi mentre se si decide di optare per le rate allora si consulteranno inevitabilmente. La rottamazione, quindi, non fa sconti a nessuno!

Ecco le alternative proposte in base al piano di pagamento
Il piano di rateizzazione parte dal 31 luglio 2025 e si prenderanno in esame i pagamenti effettuati fino al 30 maggio 2025. L’Agenzia delle Entrate ha già dato una notizia, ovvero versare un’unica soluzione entro il 31 luglio o puntare su 10 rate e la prima scadenza accade proprio il giorno menzionato.
Per qualsiasi dubbio bisogna necessariamente rivolgersi a chi è competente per evitare di andare incontro a situazioni spiacevoli. Una volta ricevuta la comunicazione delle somme dovute è necessario agire per non avere alcun tipo di problema con la legge. Dover versare rate più alte non piace a nessuno, però deve essere fatto.