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Conto corrente bloccato, nuova legge sui prelievi: partono le segnalazioni su cifre bassissime | Non pagare più nulla in contanti

Problemi al bancomat - Romait.it

Problemi al bancomat (Fonte Corporate+) - Romait.it

Chi ha un conto corrente in banca deve sapere che a breve andrà incontro a delle situazioni del tutto inaspettate. Andiamo a scoprire cosa è stato previsto dalla legge.

Ci sono ancora persone che preferiscono pagare ancora con i contanti. Il motivo? Sostengono che sia più semplice avere sotto controllo le entrate e le uscite economiche. Tuttavia la tracciabilità non è garantita al 100%, dunque una buona parte preferisce pagare con le carte di credito.

C’è chi si affida alla banca e chi preferisce aprire un conto postale, ma a prescindere da questa scelta una cosa è certa: i soldi conservati sono intoccabili. Poiché i truffatori sono sempre pronti ad agire, sia la banca che la posta avvertono costantemente i clienti riferendo che si devono cestinare email ed sms perché contattano avvalendosi di altri strumenti.

Anche quando ci si reca a uno sportello bancomat bisogna stare attenti. Famosa è la truffa della banconota caduta a terra (il malfattore indica alla persona che sta prelevando una banconota caduta a terra e in quell’attimo di distrazione si cambia la carta di credito con una falsa).

A proposito di prelievi, sul sitomoney.it è stata riportata una notizia che lascerà di stucco coloro che svolgono quotidianamente quest’operazione a uno sportello bancomat. C’è da preoccuparsi? Andiamo subito a scoprirlo.

Addio al prelievo al bancomat? La verità lascerà di stucco

I prelievi e i depositi in contanti sono difficili da tracciare e per questo motivo si preferiscono le transazioni elettroniche. Di conseguenza questo lascia intendere quale sia il mezzo di pagamento preferito di coloro che svolgono delle attività illegali. Si possono menzionare il riciclaggio di denaro, traffico di droga, frodi fiscali e tanto altro ancora.

Questo ha determinato un intervento drastico da parte delle autorità, soprattutto negli Stati Uniti d’America. Infatti qualcuno potrebbe rientrare nel registro degli indagati a sua insaputa se compie determinati pagamenti.

Prelievo - Romait.it
Prelievo (Fonte Depositphotos) – Romait.it

Ecco quando scatta la segnalazione della banca

In poche parole scattano delle indagini se si effettuano delle transazioni che vanno al di sopra dei 10.000 dollari nell’arco di 24 ore e se avvengono da sportelli bancomat diversi. Le banche devono fare questa segnalazione, ma la possono fare anche se c’è una semplice operazione che appare incoerente con il profilo del cliente.

Per esempio, un cittadino che ha uno stipendio modesto non potrà mai fare delle operazioni bancarie superando una certa soglia. È inevitabile che l’utente venga indagato automaticamente. In Italia non è stato ufficializzato ancora nulla, ma per stare tranquilli bisognerebbe ugualmente adottare un buon comportamento quando si effettuano dei pagamenti.