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Comunicazione politica e Tv, l’intervista ad Alessandro Usai

L’intervista sul tema della comunicazione e politica di oggi: Alessandro Usai, conduttore e giornalista delle reti Mediaset

Roma - Il Prof. Mario Draghi al suo arrivo al Quirinale

L’intervista di Marco Antonellis, esperto di ciò che accade “dietro le quinte” della politica, sul tema della comunicazione e politica di oggi: il suo interlocutore di oggi è Alessandro Usai, conduttore e giornalista delle reti Mediaset.

Politica e Tv, con Alessandro Usai

Antonellis: Ci sono già state delle polemiche relative al nuovo stile nel modo di comunicare del premier, Draghi viene accusato di parlare troppo poco. A me pare però che si faccia capire benissimo. Tu come la vedi?

Usai: “La prima impressione è che sappia usare bene il telefono. Chiama la Von Der Layen, chiama la Merkel (anche in tedesco credo). Quindi è un uomo che bada poco alle parole e molto ai fatti. Del resto lo ha detto subito quando è arrivato alla Camera e al Senato il giorno della formazione del governo. Lui ha fatto capire ai suoi ministri che si comunica qualcosa, quando c’è qualcosa da dire ai cittadini. Less is more, in uno slogan.

A: Per quanto riguarda invece il prodotto televisivo, di cui tu ti occupi, secondo te questo modo di comunicare avrà delle ripercussioni in merito a share e ascolti?

U: “E’ cambiato il mondo con Draghi, tutto un altro film. Appoggiato inoltre da tutte quante le forze partitiche eccetto Fratelli d’Italia e alcuni dissidenti dei 5 stelle come Gianluigi Paragone, questo rende più difficile organizzare un talk. C’è un governo con una larghissima maggioranza, non c’è più lo schema destra contro sinistra o l’asse M5Stelle-Pd contro Destra. Quindi il quadro è molto più complicato. Da ciò che vedo mi pare ci sia scontro tra alcune scelte dei ministri, che danno spazio a polemiche politiche, (mentre Draghi non concede diciamo spazio a questo).

Lo testimonia la conferenza presieduta da Gelmini e Speranza, nello scorso governo ci sarebbe stato anche Conte. La cosa per così dire divertente è che non parlando, ognuno gli attribuisce pensieri e intenzioni che non sappiamo se lui effettivamente appoggia. Non potendo commentare le sue parole, viene sfruttato il suo silenzio”.

A: chi la fa l’opposizione in politica e in televisione, adesso?

“Dipende dai talk, ce ne sono alcuni basati unicamente sul contraddittorio, altri invece che preferiscono il ragionamento e le sfumature. Per ogni tema mi pare ci siano differenze nel governo stesso, ad esempio sull’immigrazione ma anche riguardo al denaro del Recovery Plan. Dal punto di vista dei partiti, solo Giorgia Meloni”.

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