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Chef e Ristoranti: 15 domande per Gianpaolo Esposito – Amalfi

Una mancata carriera nel rock, la passione per la pasta, ciò che più detesta: Gianpaolo Esposito del ristorante Marina Grande si racconta

Gianpaolo Esposito del ristorante Marina Grande - Amalfi

Gianpaolo Esposito

Continua il viaggio del nostro giornale all’interno di alcune realtà gastronomiche, in una ricerca finalizzata alla conoscenza di volti e luoghi, tra chef e ristoranti. Quest’oggi, con il nostro particolare percorso siamo in costiera Amalfitana, ad Amalfi (Salerno), per raccontare il ristorante Marina Grande e il suo animatore e patron, Gianpaolo Esposito.

Uno scorcio dal ristorante Marina Grande  - Amalfi
Uno scorcio dal ristorante Marina Grande – Amalfi

Un po’ di storia

Un luogo nato nel lontano 1918, tra incantevole vista mare e annesso stabilimento balneare, dove la passione per l’utilizzo di materie prime locali e il culto della tradizione danno vita a prelibatezze in grado di ripercorrere la tradizione. Con alcuni piatti classici certo, con altri riscoperti e interpretati attraverso un’inedita chiave moderna, sempre in grado di soddisfare le più esigenti.

Il ristorante Marina Grande oltre ad affacciarsi sul meraviglioso mare di Amalfi, è situato a due passi dal centro storico di Amalfi. Una storia raccontata in musei, antichi edifici, e nei vicoli della città, con un retrogusto di folklore locale.

Il ristorante è gestito da Gianpaolo ed Enzo Esposito, che hanno ereditato l’attività dai genitori. Un luogo gestito con amore e disponibilità, senza tralasciare un’attenzione nei confronti della produzione di cibo in modalità sostenibile.

Abbiamo rivolto a Gianpaolo Esposito le nostre “15 domande per”, per conoscerlo meglio e lasciarlo conoscere ai nostri lettori. Ecco cosa ci ha risposto.

Genere musicale preferito?

“Jazz, Rock, Lounge. Il primo concerto? Miles Davis a Pompei. avevo 14 anni”.

Squadra del cuore?

“Napoli”.

Cosa le piace mangiare?

“In assoluto, la pasta”.

Quale personaggio, maschile o femminile, inviterebbe a cena e perché?

“Bono Vox degli U2. Lo seguo da quando avevo 13 anni per il suo impegno sociale”.

Vino bianco o rosso?

“Tutti e due, più strutturati e di qualità”.

Cosa fa nel tempo libero?

“Dipende. Il giorno di riposo lavorativo mi rilasso, per recuperare le energie che mi serviranno nei giorni avvenire. Durante il periodo di vacanza amo viaggiare, testare varie cucine di colleghi vicini e lontani ed arricchire il mio bagaglio di nuovi stimoli e creatività”.

Un secondo a base di pesce del ristorante Marina Grande, ad Amalfi
Un secondo a base di pesce del ristorante Marina Grande, ad Amalfi

Un collega dal quale ruberebbe una qualità che le manca?

“Da ogni collega si potrebbe rubare qualità. Non si finisce mai di imparare. Una vita non basterebbe”.

Nella modo di vestire quotidiano, meglio elegante o casual?

“Dipende dall’occasione. Direi entrambi”.

Il piatto nel quale si sente imbattibile?

“Spaghetti al pomodoro San Marzano”.

Gianpaolo Esposito in compagnia dello Chef Peppe Guida, sorridenti
Gianpaolo Esposito in compagnia dello Chef Peppe Guida

Un suo pregio e un difetto in cucina e nella vita?

“La gentilezza. Anche se talvolta perdo la pazienza quando incontro persone arroganti”.

Se fosse un personaggio storico sarebbe?

“Leonardo Da Vinci. Un artista incommensurabile, costantemente alla ricerca della perfezione”.

Una qualità imprescindibile nel suo lavoro?

“La costanza”.

Se non avesse fatto questo lavoro cosa avrebbe fatto?

“Il cantante degli U2!” (ride ndr).

Cosa assolutamente non deve fare un cliente?

“Ostentare la sua ricchezza con maleducazione, prepotenza ed arroganza. Preferisco di gran lunga chi resta umile ed educato, portando rispetto al prossimo”.

Cosa la fa più sorridere, cosa più arrabbiare?

“La mia compagna e l’arroganza”.