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Chef e ristoranti, 15 domande a Dario Tornatore – Parkhotel Laurin Bolzano

Dario Tornatore si innamora del Trentino Alto Adige, arriva a Bolzano e oggi è al comando dei ristoranti dello storico Parkhotel Laurin

ConTanima Ristorante, Bolzano

ConTanima Ristorante, Bolzano

Dario Tornatore, nasce nel 1985 a Napoli da famiglia napoletana. Si trasferisce a Roma a 5 anni e ci rimane fino al Diploma, poi subito Londra, dove ha la fortuna di lavorare in diversi ristoranti di cucina francese e del Gruppo Gordon Ramsey. Questo gli da una solida base di cucina francese. Torna in Italia e apre un piccolo ristorante a Roma ma dopo 3 anni torna a Londra, dove diventa consulente di diverse strutture del settore che lo portano a girare mezzo mondo.

Gli ultimi 3 anni lo vedono al comando di una compagnia di proprietà della famiglia Reale del Bahrain, e gestisce ristoranti in Arabia Saudita, Bahrain e negli Emirati Arabi a Dubai.

Arriva poi la possibilità di aprire, da consulente, uno small Luxury Hotel in Val di Fassa, da lì il cambiamento. Dario e la sua compagna si innamorano del Trentino Alto Adige e decidono di trasferirsi a Bolzano e oggi lo chef è al comando dei due ristoranti dello storico Parkhotel Laurin.

Genere musicale preferito?

Indie italiano.

Squadra del cuore?

Lazio.

Linguine limone , cannolicchi e basilico

Cosa le piace mangiare?

Adoro pane, pizza, salumi e formaggi.

Quale personaggio, maschile o femminile, inviterebbe a cena e perché?

Pino Daniele, le sue canzoni mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita, come fosse uno di famiglia.

Genovese

Vino bianco o rosso?

Entrambi, purché di qualità.

Cosa fa nel tempo libero?

Vado in moto e passeggio in montagna.

patate-e-tartufo

Patate e tartufo

Un collega dal quale ruberebbe una qualità che le manca?

Sono abbastanza impulsivo, ruberei un po’ di posatezza e riflessività da un mio vecchio chef, Arnaud Stevens.

Salmerino e erbe

Nel modo di vestire quotidiano, meglio elegante o casual?

Casual.

Il piatto nel quale si sente imbattibile?

Le polpette.

Un suo pregio e un difetto in cucina e nella vita?

Essere troppo buoni ed è sia un pregio che un difetto.

Cervo e carote

Se fosse un personaggio storico sarebbe?

Marco Polo.

Una qualità imprescindibile nel suo lavoro?

La resilienza.

Se non avesse fatto questo lavoro cosa avrebbe fatto?

Il Vigile del fuoco.

Agnello blasfemo

Cosa assolutamente non deve fare un cliente?

Sottovalutare tutto il lavoro che c’è dietro a un ristorante.

Cosa la fa più sorridere, cosa più arrabbiare?

La spontaneità e invece mi fa arrabbiare l’arroganza.

Crumble mele e sambuco

Lo chef Dario Tornatore lo trovi qui