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Bandiera Ue, le “sinistre” (e ridicole) polemiche sul significato

Gli euroinomani attaccano Tajani per aver ricordato che il vessillo è blu come il manto della Madonna, che è vero: e non per aver legato le dodici stelle alle tribù di Israele, che è falso

Bandiera Ue

Bandiera dell’Unione Europea (© Dušan Cvetanović / Pexels)

L’ultima crociata “sinistra” riguarda l’interpretazione allegorica della bandiera Ue. A ennesima conferma dell’inveterata tendenza dei progressisti a scegliere battaglie elitarie, lontanissime dagli umori e dagli interessi del popolo. Oltretutto, nel caso specifico, sbagliando pure clamorosamente il bersaglio.

Bandiera Ue
Bandiera dell’Unione Europea (© Dušan Cvetanović / Pexels)

Le polemiche sul post di Tajani

Il casus belli è il post con cui il leader azzurro Antonio Tajani ha celebrato il quarantesimo anniversario, caduto lo scorso 29 giugno, della bandiera Ue. «Blu come il manto della Madonna, con le 12 stelle delle tribù d’Israele disposte in cerchio. Un simbolo dei nostri valori di libertà, delle nostre radici giudaico-cristiane».

Tanto è bastato a scatenare la polemica social-mediatica dell’Internazionale radical chic in versione euroinomane. Secondo la quale l’impostazione del Ministro degli Esteri è in contrasto coi documenti ufficiali del Vecchio Continente.

Antonio Tajani
Antonio Tajani (© Olaf Kosinsky / Wikimedia Commons)

In particolare, l’originaria dichiarazione di adozione del vessillo che, scrive Il Fatto Quotidiano, lega il colore al «cielo del Mondo occidentale» e gli astri ai «popoli dell’Europa». E il sito dell’Unione Europea, che aggiunge che «le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa». Analogamente, come rileva l’ANSA, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ritiene che il disegno costituisca l’emblema di «unità e pace, democrazia e solidarietà».

Il vero significato della bandiera Ue

Peccato però che l’autore stesso dello stendardo, l’artista franco-tedesco Arsène Heitz, come ammette Open rivelò esplicitamente che «la bandiera europea è quella di Nostra Signora». E che l’ispirazione, come ricorda Il Timone, gli venne dalla figura apocalittica della “donna vestita di sole, con […] una corona di dodici stelle” (Ap 12, 1). Da cui l’unico vero errore del Vicepremier, il riferimento alla Nazione israelitica, ovviamente non ravvisato dagli intelliggenti con-due-gi, cui ben s’addice il detto sutor, ne ultra crepidam.

Arsène Heitz, bandiera Ue
Arsène Heitz (1908-1989). © European Community

In ogni caso, non stupisce particolarmente che l’iconografia mariana sia rigettata dalle istituzioni comunitarie, le stesse che assurdamente rifiutarono di inserire le radici giudaico-cristiane nell’euro-Costituzione (poi abbandonata). Non è certo da oggi, cioè, che dalle parti di Bruxelles la laicità viene confusa col laicismo, che poi altrettanto spesso sconfina nella cristianofobia. Sempre perché, a quanto pare, per l’Unione Euro-sovietica alcune minoranze sono orwellianamente “più uguali di altre”.