Diritto di sciopero, FAST-Confsal plaude al dialogo con Durigon: “Ora un confronto vero con i sindacati”
Il segretario FAST-Confsal Serbassi: “Bene l’apertura di Durigon. Dialogo decisivo per tutelare il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali”

Pietro Serbassi, segretario generale Fast Confsal
Un tema che da mesi agita il dibattito pubblico e sindacale è finalmente entrato in una fase di confronto diretto tra istituzioni e rappresentanze dei lavoratori. Nei giorni scorsi, il segretario generale di FAST-Confsal, Pietro Serbassi, ha definito “proficuo e costruttivo” l’incontro con il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, incentrato sulle norme che regolano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Un passo avanti per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali
Secondo Serbassi, si tratta di “un primo passo concreto” verso una discussione che non può più essere rinviata. Da troppo tempo, ha sottolineato il leader sindacale, “il diritto di sciopero continua a essere messo a forte rischio da scelte istituzionali ispirate a logiche emergenziali o produttive che non possono e non devono comprimere le tutele garantite dalla Costituzione”.
Il rischio di nuove limitazioni e la risposta sindacale
Sul tavolo politico circolano già diverse proposte che mirano a restringere la possibilità di astensione dal lavoro, specie nei periodi di maggior afflusso turistico o durante momenti critici per i servizi pubblici. Tuttavia, Serbassi ricorda che “la regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali prevede già franchigie e limitazioni volte a garantire il corretto funzionamento dei trasporti nei periodi particolarmente sensibili”.
L’accenno alle “logiche emergenziali o produttive” richiama le recenti ipotesi, ventilate da esponenti politici e imprenditoriali, di vietare per legge scioperi in determinati giorni dell’anno. Una strada che FAST-Confsal considera “profondamente illiberale e sbagliata”.
Apertura al dialogo e proposte condivise
Nonostante le divergenze, il sindacato accoglie con favore la disponibilità mostrata da Durigon ad ascoltare le istanze dei lavoratori e ad avviare un confronto con le parti sociali. “Apprezziamo – ha dichiarato Serbassi – l’intenzione del sottosegretario di aprire un tavolo per individuare la soluzione più adatta a contemperare le esigenze di tutti. Siamo pronti a discutere strumenti di regolamentazione che migliorino la prevedibilità del conflitto sindacale senza svuotare il senso e il significato del diritto di sciopero”.
L’obiettivo, chiarisce il segretario generale, non è sottrarre ai cittadini servizi essenziali, ma evitare che la garanzia di questi stessi servizi avvenga a scapito dei diritti fondamentali dei lavoratori. “Crediamo che il dialogo resti lo strumento migliore per ottenere risultati concreti ed efficaci”.
Prossimi passi e calendario degli incontri
L’apertura di un tavolo tecnico con sindacati, associazioni datoriali e rappresentanti istituzionali è attesa già nelle prossime settimane. Secondo fonti vicine al Ministero del Lavoro, un primo incontro ufficiale potrebbe essere fissato entro la fine di luglio 2025, in linea con l’agenda legislativa che prevede la revisione delle norme sugli scioperi prima della ripresa autunnale dei lavori parlamentari.
La FAST-Confsal, che rappresenta una voce importante nel settore dei trasporti, ha già elaborato una serie di proposte operative per armonizzare le esigenze del servizio pubblico con la tutela del diritto costituzionale all’astensione dal lavoro. “Siamo disponibili a negoziare – ribadisce Serbassi – ma non accetteremo alcuna compressione delle libertà costituzionali in nome della governabilità o del turismo”.
Un equilibrio delicato tra diritti e servizi
Il confronto che si apre avrà il difficile compito di bilanciare due esigenze ugualmente fondamentali: garantire ai cittadini la continuità dei servizi pubblici essenziali e proteggere i diritti dei lavoratori sanciti dalla Costituzione. La sfida sarà tradurre in protocolli condivisi questa ricerca di equilibrio, evitando contrapposizioni sterili e trovando soluzioni sostenibili per tutte le parti coinvolte.