Auto acquistata per i figli, scrivi questa parola nella causale o ti chiedono 3.700€ in più | Partono le sanzioni automatiche

Auto perfetta per la prole
Probabilmente non sai a cosa potresti andare incontro nel momento in cui acquisti un’automobile per i tuoi figli. Se non stai attento rischi grosso.
Quante volte ti sarà capitato di fare un bonifico o dare del denaro in contanti a terzi? Sicuramente nella maggior parte dei casi la risposta sarà positiva. Si dà per scontato che con i figli il discorso sia diverso e la procedura meno formale, ma non è così.
Sul sito metlife.it è stato riportato tutto per filo e per segno in modo tale da non connettere errori irreparabili. Al centro della questione ci sono i figli, la ragione di vita di tante persone. Si farebbe di tutto pur di aiutarli, ma bisogna agire in modo coscienzioso per non avere problemi con la legge. Il discorso riguarda soprattutto il denaro.
Mettiamo il caso di dover dare un supporto economico a un figlio, cosa ci sarebbe di male dargli del denaro? Qualcuno dà per scontato che non ci sia nulla di male, in quanto la faccenda riguarda il nucleo familiare. In realtà si rischiano delle sanzioni anche aiutando sangue del proprio sangue.
Una notizia che sta lasciando tutti a bocca aperta, però basta seguire una regola e il gioco è fatto. Per trasferire il denaro sono previste delle regole da sistema giuridico.
Guai in vista con la legge se aiuti economicamente un figlio
C’è chi parla di donazione e può avvenire in tre modi: d. diretta (trasferimento del denaro senza spiegare lo scopo); d. indiretta con bonifico (trasferimento dei soldi da un conto all’altro fino a 3.000 euro); d. indiretta al venditore (la richiesta di intestare al figlio un bene in seguito all’acquisto).
La donazione diretta richiede un atto pubblico davanti al notaio in presenza di due testimoni se la somma è consistente. Il discorso è diverso laddove la donazione non è rilevante. Quella indiretta con bonifico si deve specificare nella causale il motivo del trasferimento del denaro. Infine nel terzo caso si paga direttamente il venditore del bene intestandolo poi al donatario. Ma cosa accade se la faccenda riguarda i genitori e i figli? Andiamo a scoprire tutto ciò che occorre.

Ecco quando hanno inizio le indagini
Se le spese superano le entrate del 20% allora ci sarà l’accertamento fiscale con la giusta documentazione che testimonia lo spostamento del denaro. L’Agenzia delle Entrate se nota dei movimenti sospetti, soprattutto se si gode di un tenore di vita superiore alla dichiarazione dei redditi, interviene.
Per evitare problemi si deve optare per un assegno non trasferibile o un bonifico bancario con esplicita causale. Se il figlio non ha un conto bancario allora il trasferimento del denaro avverrà in contanti, ma la somma non deve superare i 3.000 euro. A prescindere da tutto è consigliabile conservare dal documentazione del passaggio di denaro se si chiedono degli accertamenti.