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Assegni bancari addio, i pagamenti digitali rottamano il blocchetto

La prima banca a mandare in soffitta il vecchio strumento surrogato del denaro è Intesa San Paolo

Assegno

Moneta elettronica, pagamenti digitali, home banking, gli assegni non possono più competere con le nuove forme del denaro virtuale. Anche i dati di Bankitalia confermano il trend di inutilizzo degli assegni: nel settembre 2022, come rivela il report “Sistema dei Pagamenti”, il numero di operazioni con assegni sono scesi sotto all’1% del totale dei pagamenti mediante canali alternativi al contante. I

In Italia la norma principale in materia è il regio decreto del 21 dicembre 1933, n. 1736, che recepisce la Convenzione di Ginevra di due anni prima e con cui entrava nell’utilizzo questo strumento.

La prima banca a mandare in soffitta il vecchio strumento surrogato del denaro è Intesa San Paolo. L’istituto di credito torinese in questi giorni sta informando parte dei suoi correntisti sul cambiamento in arrivo: dall’8 maggio non saranno più utilizzabili.

Addio assegni, un trend in aumento

I clienti stanno perciò ricevendo questa comunicazione: “Dall’8 maggio non potrai più utilizzare il tuo blocchetto degli assegni. Ti informiamo inoltre, che a partire dalla stessa data, potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico Italia”. 

Per ora i clienti interessati sono qualche migliaio. Ma in seguito altri correntisti saranno interessati da questa trasformazione. “Molti clienti non usano praticamente più gli assegni cartacei” dicono da Intesa Sanpaolo. Abbiamo offerto loro una modalità alternativa di pagamento, digitale, quindi più immediata e ovviamente a parità di condizioni economiche“.