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Amatriciana, altro che guanciale: il vero ingrediente segreto che la rende unica è questo | Lo dicono i migliori chef

Amatriciana, il segreto per renderla buona - Romait.it

Amatriciana - Romait.it

Non tutti sanno che l’amatriciana dal 6 marzo 2020 è riconosciuto come piatto della Specialità tradizionale dell’Unione Europea. Ma qual è il suo ingrediente segreto? Andiamo a scoprirlo subito

L’amatriciana parte della tradizione laziale culinaria, in quanto il luogo d’origine è la città di Amatrice (un comune italiano di 2.240 abitanti nella provincia di Rieti). Secondo qualcuno il nome deriva da “grigio”, ovvero colui che nella Roma dell’800 era venditore di pane e altri prodotti alimentari.

Altri, invece, avanzano l’ipotesi che questo nome deriva dal paesino Grisciano poco distante da Amatrice. Con l’avvento dell’unificazione italiana nel 1861 Amatrice è diventata parte integrante dell’Abruzzo, ma nel 1927 è passata al Lazio con la creazione della provincia di Rieti.

Molte erano le persone originarie di Amatrice che si sono recate a Roma e hanno dato un enorme contributo alla cucina romana. Attualmente è uno dei piatti più richiesti dai turisti quando si recano nella Caput Mundi del passato per visitare luoghi di interesse, in primis il Colosseo.

Ci sono svariate ricette su Internet, ma non tutte svelano il segreto che può rendere l’amatriciana ancora più gustosa. Volete scoprire qual è? Ecco l’attesissima risposta.

Il vero segreto dell’amatriciana è uno e fondamentale

Prima di tutto bisogna dire che ci sono diverse varianti dell’amatriciana per via della disponibilità di alcuni ingredienti. C’è chi utilizza la cipolla che non rientrava negli ingredienti nelle cucine di Amatrice. L’uso del guanciale è alla base di ogni ricetta mentre il discorso è diverso per il pomodoro. Non sempre si opta per l’olio extravergine di oliva.

A Roma rientrano negli ingredienti l’aglio, il soffritto e il formaggio più gettonato è il pecorino romano. È attestato il pepe nero che sostituisce il peperoncino. Tuttavia c’è chi è impaziente di scoprire qual è l’ingrediente segreto. La risposta vi lascerà a bocca aperta.

Il soffritto - Romait.it
Il soffritto – Romait.it

Il dettaglio che fa la differenza

Tutti sono concordi nel dire che i bucatini siano la pasta perfetta. Poi altri dettagli sono a libera scelta: lo spessore dei pezzi di guanciale, la scelta di farli sfumare se con vino o con aceto, il tipo di grado di cottura della pasta. Il primo segreto da svelare è che non si deve usare la pancetta, bensì il guanciale.

Il pezzo forte è rappresentato dal soffritto fatto con cipolla in alcuni casi, ma in realtà dovrebbe avere alcun tipo di aggiunta esterna. In poche parole deve essere ‘puro’. È una base per sughi di carne o pesce con diverse varianti. A Napoli, per esempio, è uno stracotto di vitello, capretto o di agnello cucinato con conserva di pomodoro, cipolla, sedano, olio d’oliva e peperoncino rosso.