Alimentazione alternativa: nuove abitudini alimentari in Italia
Si tende a pensare che la norma sia consumare cibi di origine vegetale ed animale. Chi non mangia carne viene, generalmente, definito vegetariano
Si tende a pensare che la norma sia consumare cibi di origine vegetale ed animale. Chi non mangia carne viene, generalmente, definito vegetariano. Ma in realtà il panorama degli stili di alimentazione alternativa, dettati da scelte riconducibili a motivi etici e ad una maggiore consapevolezza di come nutrire il proprio organismo, è molto più ampio.
Gli onnivori assumono alimenti crudi e cotti, sia di origine vegetale che animale. Anche i locavori mangiano tutto, a patto che sia stato prodotto nel raggio di 200 chilometri dal luogo di residenza, per ridurre l’impatto ambientale delle proprie abitudini alimentari. Per intenderci, 200 chilometri corrispondono approssimativamente alla distanza tra le città di Milano e Bologna. I locavori, pertanto, si nutrono di prodotti locali e naturali, escludendo, ad esempio, frutta tropicale e caffè importato da Brasile, Vietnam o Colombia.
Dieta macrobiotica
Ci sono poi i macrobiotici, in costante aumento, il cui stile di alimentazione è composto prevalentemente da cereali integrali, verdure, legumi, alghe, semi e frutta secca. È ammessa l’assunzione di pesce e frutti di mare, e sono esclusi prodotti lattiero-caseari, uova e carni.
Alimentazione alternativa: vegetarianismo
Il vegetarianismo prevede un’alimentazione a base di cibi cotti e crudi, escludendo carne e pesce, per evitare l’uccisione degli animali. I vegetariani si nutrono di cibi di origine vegetale e di origine animale indiretta, come, ad esempio, uova, miele, latte e derivati, alghe e funghi.
Nell’ambito del vegetarianismo si creano alcune delle maggiori distinzioni.
1. Veganismo
I vegani consumano cibi crudi e cotti, escludendo completamente quelli di origine animale, in nome dell’antispecismo. L’alimentazione vegana esclude, quindi, non solo carne e pesce, ma anche uova, latticini e miele.
Lo stile di vita Freegan, invece, promuove il consumo di alimenti vegani recuperati dagli scarti e dai prodotti invenduti della grande distribuzione e dei mercati che, altrimenti, verrebbero buttati.
2. Crudismo
Ci sono poi i vegani crudisti, che si nutrono di cibi non sottoposti a trattamenti termici oltre i 45°, per preservarne le proprietà nutrizionali naturali. L’alimentazione prevede frutta, verdura, noci, semi, cereali e legumi germogliati ingeriti così come sono o, eventualmente, frullati e tritati.
3. Fruttarismo
Il fruttarismo si fonda, invece, sulla credenza che l’alimentazione naturale dell’uomo sia costituita da frutta, e che le piante, in quanto esseri viventi, non debbano essere sfruttate. I fruttariani si nutrono, quindi, esclusivamente di frutta, ed i fruttariani simbiotici solo di frutta cruda colta da alberi che incontrano o coltivano personalmente.
Ci sono poi i fruttaliani, con la L, che si nutrono di verdure non amidacee e frutta, cotta e cruda, per evitare che l’organismo produca muco e relativi intasamenti ed ostruzioni. I fruttaliani crudisti escludono i cibi cotti.
Insomma, ognuno ha caratteristiche ben precise. Al fine di evitare carenze nutrizionali che possono portare allo sviluppo di patologie associate, è consigliabile che chiunque scelga di seguire uno stile di alimentazione alternativa si rivolga con regolarità ad un professionista della nutrizione per consulti e visite mediche. La dieta fruttariana, ad esempio, può causare carenze di ferro, calcio e proteine. Un nutrizionista saprà indicare quali integratori alimentari introdurre nella propria dieta.
In rete abbondano fonti che, in maniera più o meno autorevole, forniscono indicazioni su che cosa e come mangiare. Non fidatevi. Per salvaguardare la vostra salute, rivolgetevi a professionisti della nutrizione esperti e qualificati, che vi seguano e vi sappiano fornire indicazioni attendibili e suggerire i giusti schemi alimentari.
Con l’aumentare della consapevolezza in tema di alimentazione, dietisti e nutrizionisti sono figure professionali sempre più richieste a livello nazionale. Il Master in Nutrizione di Unicusano mira specificatamente a formare professionisti della nutrizione ed è rivolto a chiunque desideri arricchire la propria formazione professionale con solide competenze nell’ambito dell’alimentazione.