Ztl Roma, la nuova farsa: adesso non devi più pagare per passare | Entrano e escono cani e porci: sembra una transumanza

A Roma nuove regole - romait.it
Nessun pagamento se passi per la ztl. Rivoluzionaria iniziativa romana. Il comune impazzisce e rendi gratuiti i passaggi
Le zone a traffico limitato sono ormai una presenza costante nelle città italiane. Si tratta di aree urbane in cui l’accesso e la circolazione dei veicoli sono soggetti a restrizioni: limiti orari, permessi speciali, varchi elettronici.
L’obiettivo pubblico è chiaro, ridurre il traffico, abbassare l’inquinamento, tutelare la vivibilità dei centri storici. Tuttavia per molti automobilisti la ztl significa anche attenzione continua al cartello, alla targa, al permesso richiesto, perché una distrazione può tradursi in una multa salata.
Per accedere a una ztl servono spesso permessi: residenti, autorizzati, veicoli elettrici o di servizio hanno normalmente accesso libero o agevolato. Ma per chi entra senza titolo nei varchi telematici scattano le sanzioni. Il sistema registra la targa, verifica la presenza dell’autorizzazione e invia il verbale.
Le ore e i giorni in cui le zone sono attive variano a seconda della città e della zona: in centro storico, nelle ore di punta, spesso il transito è interdetto. La segnaletica deve essere chiara e il conducente è tenuto alla diligenza nel consultarla.
Le lamentele degli automobilisti
Nelle grandi città italiane, come Roma, Milano o Napoli, le ztl sono più articolate e comprendono diverse fasce orarie: diurna, notturna, festiva. Servono anche a regolamentare servizi come il carico e scarico merci, i veicoli turistici, i taxi e ride‐sharing. Per cittadini e turisti è quindi fondamentale informarsi preventivamente: entrate, orari, permessi e possibili esenzioni fanno parte del dossier da studiare per evitare sanzioni.
Per molti conducenti le ztl rappresentano una fonte di frustrazione e di spesa imprevista. Le telecamere ai varchi, la segnaletica e i permessi onerosi sono oggetto di polemica. Inoltre, alcuni lamentano che questi sistemi ostacolino la mobilità ordinaria: varchi elettronici e divieti fissi impediscono la circolazione spontanea e penalizzano chi lavora o abita lì.
Gli orari spesso premiano solo certi tipi di veicoli o utenti, lasciando la sensazione che l’accesso riservato, anche se giustificato da ragioni ambientali,crei disparità. Questioni come la scarsa visibilità dei cartelli, la mancata informazione e la rigidità delle misure amplificano il malcontento.

Roma cambia le regole
Emerge una novità importante a Roma. Il Campidoglio ha annunciato l’installazione di altri 71 nuovi varchi elettronici nella ztl Fascia Verde, senza tuttavia introdurre pagamenti o pedaggi aggiuntivi per i veicoli autorizzati. Come riporta il sito di Roma Mobilità, la Giunta capitolina ha approvato il progetto tecnico‐economico per completare l’impianto di controllo, nei Municipi III, IV, V, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII e XV.
Questo significa che l’accesso continuerà ad essere regolato tramite permessi e divieti in base alla categoria del veicolo, ma non sarà richiesto un pedaggio per le autorizzazioni nei varchi aggiunti. È un segnale che Roma punta a rafforzare il controllo della mobilità urbana, riducendo l’impatto ambientale, senza aggravio diretto per gli utenti autorizzati. Restano da valutare l’effettiva efficacia dell’ampliamento e l’impatto sulle condizioni di traffico e abitabilità dei quartieri coinvolti.
