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Youth

Regia di Paolo Sorrentino. Pellicola presentata in concorso al Festival di Cannes 2015

Film mosaico di storie parallele apparentemente slegate in un caos confuso solo a prima vista. Personaggi differenti e allo stesso tempo identici, dialoghi brevi e talvolta spiazzanti, inquadrature perfette e immagini che parlano. Non siamo morti, né apatici.

Malinconici e speranzosi, siamo fatti di perversioni squallide ma vere. Siamo visionari e talentuosi, saltimbanchi provetti tra banalità e saggezza.

Corriamo al riparo dallo squallore quotidiano, inadeguati e intimiditi, troviamo rifugio in gabbie dorate e palazzi senza porte. Nudi nel corpo e scoperti nell'anima perché svuotati, persi nel sentiero che è la vita, marciamo in fila e in silenzio. Riflettiamo e ci abbandoniamo, in attesa. Sembriamo addormentati ma restiamo vivi, sempre.

Gioia, felicità e dolore pulsano stretti tra cuore e polmoni: ne respiriamo il battito costantemente. Ottimismo fragile e vuota apparenza alzano il sipario su centri benessere all'ultima moda, vestiti sfarzosi e calciatori famosi.

Questo mondo ovattato è solo una corazza moderna sullo sfondo, sono i personaggi con le loro passioni e le loro storie ad essere in primo piano e a dare il vero senso al film.

Fred (Michael Caine), compositore e direttore d'orchestra, siede su un tronco d'albero e dirige alcune mucche annoiate che con i loro campanacci sembrano intonare la canzone più armoniosa del mondo: un gesto ridicolo sì, ma genuino.

Mick (Harvey Keitel), noto regista, scrive la sceneggiatura del suo ultimo film: un vero e proprio testamento. In attesa del gran finale un tonfo rumoroso spezza il rullo di tamburi. Un gesto impulsivo di rinuncia come massima espressione dell'emozione più vera. Adrenalina pura che contagia tutti.

Piede sull’acceleratore o sul freno: gli uomini scelgono e combattono per trovare il loro momento di libertà e libertà è futuro a prescindere da quali decisioni si prendono.

La consapevolezza del tempo che passa inesorabile e dei ricordi che sbiadiscono non annienta la speranza di riscoprire la vita in qualsiasi momento. La giovinezza è speranza, mai legata all’età, pura e immorale esiste per tutti. 

Non è vero che le emozioni sono sopravvalutate. Sono tutto quello che abbiamo.

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