Vaiolo delle scimmie, Bassetti: Ecco la nuova pandemia a trasmissione sessuale
“Finita l’emergenza Covid, ecco un’altra infezione che mai si era vista trasmessa da uomo a uomo nel nostro continente”
![matteo bassetti](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/05/bassetti_rit_fb-1-1024x684.jpg)
Prof. Matteo Bassetti, esperto in Malattie Infettive
Non ci bastava il Covid. Non abbiamo ancora fatto in tempo a uscire dalla pandemia da Covid che subito all’orizzonte si profila una nuova emergenza. Il noto infettivologo Matteo Bassetti ha pubblicato su Facebook un post ammonitore sul nuovo nemico da affrontare.
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“Finita l’emergenza del Covid, ecco un’altra infezione che mai si era vista trasmessa da uomo a uomo nel nostro continente. Si tratta del vaiolo delle scimmie”, esordisce Bassetti. Secondo l’infettivologo “sono già segnalati decine di casi in Europa: 14 in Portogallo, 9 nel Regno Unito e 7 in Spagna”. Il vaiolo delle scimmie, così chiamato perché scoperto nel 1958 sugli animali da laboratorio, crea non poco allarmismo.
Trasmissione dell’infezione
I contagi “sono stati riscontrati tra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, configurando una probabile trasmissione all’interno della comunità”. L’infezione può colpire i roditori e poche volte gli uomini, ma la trasmissione da uomo a uomo (contagio interumano) non è impossibile, e può avvenire per contatto con fluidi corporei, croste di esemplari infetti, attraverso la condivisione di biancheria e contatto “faccia a faccia” prolungato.
Vaiolo delle scimmie, i sintomi
“Il vaiolo delle scimmie non è grave e viene generalmente curato entro poche settimane. I sintomi con cui si manifesta sono soprattutto febbre, mal di testa e dolori muscolari e alla schiena”, prosegue Bassetti su Facebook. “È possibile che in alcuni casi si presenti anche un’eruzione cutanea con caratteristiche simili alla varicella o alla sifilide”.
Il tasso di mortalità si attesta al 10%, non bisogna però prendere alla leggera, sotto gamba l’infezione: “bisogna agire rapidamente e uniti. Non possiamo permetterci una nuova epidemia”, così l’ammonimento conclusivo di Matteo Bassetti.