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Flop al concorso per magistrati: solo il 5,7% supera l’esame

Il concorso per magistrati ha avuto un esito negativo portando solo il 5,7% alla fase degli orali che si terranno il prossimo 27 Giugno

Scrivania di un avvocato con bilancia e libri

Il concorso bandito nel 2019 che prevedeva la disposizione di 310 posti per la posizione di magistrato ordinario ha portato un esito negativo, infatti è stato promosso solo il 5% dei candidati. Ci sono stati tanti errori di italiano e di diritto nonostante la laurea.

Scrivania di un avvocato con bilancia e libri

Gli esiti dell’esame

Un vero e proprio fallimento il concorso per i 310 posti di magistrato ordinario, bandito nel 2019 ma rimandato di due anni a causa del Covid. Solo 220 persone, il 5,7 %, su un totale di 3.797 candidati hanno passato la prima prova, avendo la possibilità di sostenere gli orali, in programma il 27 giugno in via Arenula.  Bocciati 3.500 candidati aspiranti magistrati, che si sono resi protagonisti di errori di italiano e di diritto, nonostante la laurea in giurisprudenza.

Posti mancanti

Il problema ora è la mancanza di assegnazione di 90 dei 310 posti a diposizione per la magistratura, che secondo una stima del Csm è carente di oltre mille Pm. Non è la prima volta che il concorso regala un numero di bocciati così alto. Infatti, nel 2008 il concorso avrebbe dovuto assicurare l’uscita di 500 giudici in più rispetto a quelli che riuscirono a superare le prove.

Il pm milanese ed ex presidente dell’Anm Luca Poniz, tra i 30 componenti della commissione d’esame dell’attuale concorso, ricorda che “Allora fu coperta la metà dei posti”. Riporta inoltre che non ci sono stati preconcetti perché “quando si legge un tema, non c’è nessun preconcetto o severità predeterminata”.

L’esito secondo la commissione

La commissione del concorso ha dovuto prendere atto di un livello “inadeguato” di concorrenti, protagonista di una “grande povertà argomentativa e povertà linguistica, molto spesso temi che ricalcano schemi preconfezionati, senza una grande capacità di ragionamento, una scarsa originalità, poca conseguenzialità e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica. Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio, io l’ho imparato in terza elementare”.

Secondo il pm Poniz le cause di questi numerosi fallimenti è da ricercare nel “collasso dell’attitudine formativa della scuola” ma anche nella “proliferazione” di Atenei, che tendono a promuovere tutti “perché le Università si alimentano attraverso i risultati positivi.