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Uno Stato al rovescio. Per quanto ancora dobbiamo subire tante ingiustizie?

Il ceto medio deve farsi carico di mantenere: falsi poveri, falsi invalidi, falsi disoccupati, tante ingiustizie che lo Stato non risolve

Stato, ingiustizie

Quirinale - scorcio angolato

La Costituzione della Repubblica italiana prevede che ogni cittadino debba contribuire, proporzionalmente alla propria ricchezza, al finanziamento della macchina dello Stato. I maggiori contribuenti sono lavoratori e pensionati che garantiscono un introito alle casse dello stato per circa 80% di IRPEF.

I servizi che lo Stato deve garantire

Attraverso queste risorse lo Stato deve garantire alla cittadinanza una serie di servizi: sanità, scuola, trasporti, stato sociale ed altro.

Purtroppo lo Stato ha fallito totalmente nell’offerta di questi servizi alla cittadinanza. Non ha garantito un buon funzionamento del servizio trasporti, disastrati e da terzo mondo, per colpa della classe politica e dei sindacati. La sanità pubblica è allo sfascio totale: mancano ospedali, posti letto, medici ed infermieri etc. La scuola un altro fallimento, non è stata più in grado di procedere alla selezione degli studenti più meritevoli.

Il merito non è più riconosciuto, anziché seguire con attenzione i ragazzi più costanti e studiosi, questi vengono fermati, inchiodati. Nell’attesa che gli altri studenti raggiungano un livello normale di preparazione.

Il merito non è riconosciuto e la scuola va riformata

La scuola va riformata totalmente, deve impegnare tutte le risorse e tutte le energie per sviluppare sempre di più conoscenze e preparazione per i soli studenti meritevoli, che nel tempo saranno chiamati a ricoprire ruoli importanti nella società. Non possiamo più permetterci che la nostra società venga amministrata da una classe dirigente mediocre. E in questo particolare momento paghiamo le conseguenze del disastro continuo che creano. Una classe politica che non ha studiato, non ha mai lavorato e tanto meno ha mai amministrato.

Può essere capace di gestire la macchina dello Stato così complessa? Per non parlare dello Stato sociale, chi più paga, nulla riceve dallo Stato. E’ assurdo che ciò che per una parte consistente di cittadini è un costo, per gli altri è una spesa. Il ceto medio deve farsi carico di mantenere una serie di categorie: falsi poveri, falsi invalidi, falsi disoccupati. Per quanto tempo ancora dobbiamo subire tutte queste ingiustizie? Si deve procedere alla costituzione di un partito formato esclusivamente da cittadini che regolarmente pagano le tasse.

Il diritto al voto, non per tutti

I cittadini che, proditoriamente e senza averne titolo, ricorrono alle prestazioni sociali (reddito di cittadinanza, sussidi sociali, case popolari) e all’assistenza pubblica, se scoperti, perdono il diritto al voto. Quel diritto sarà mantenuto essenzialmente per quei cittadini corretti e che partecipano attraverso il pagamento delle tasse al funzionamento della macchina dello Stato. Naturalmente non parliamo di chi è realmente in condizione di grave disagio economico e che quindi non può pagare le tasse. I cittadini che ottengono solo benefici dallo Stato senza partecipare ai costi dei servizi sono influenzabili, per cui il voto è drogato. Votano con la pancia e non esprimono sicuramente il voto in relazione alle azioni promosse dalla classe politica per il bene di tutta la collettività. Per una nuova Italia.

Cesare Giubilei

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