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E’ rivoluzione digitale ma non cogliamo l’opportunità per snellire la Giustizia

Siamo in piena rivoluzione digitale ma non sappiamo cogliere le opportunità per snellire la Giustizia e l’attività degli Uffici giudiziari

Unep

Il Tribunale di Roma in epoca Covid

Siamo in piena rivoluzione digitale ma non sappiamo cogliere, soprattutto oggi, le opportunità per snellire la Giustizia e l’attività degli Uffici giudiziari.

I ritardi della Giustizia frutto della macchina burocratica

Spesso si è lamentato, soprattutto da parte di avvocati e di addetti ai lavori, che per ottenere un documento (copia conforme di una sentenza o di un decreto ingiuntivo) dagli Uffici preposti di molte Autorità giudiziarie si debbano fare file interminabili e (addirittura) dotarsi di una prenotazione.

La cosa ha creato ancora più disagio in questo momento così pesante, in cui la pandemia e le dovute restrizioni volte a contenere la diffusione del Covid-19 hanno limitato fortemente le diverse attività rendendole più complesse.

Oggi dimentichiamo, peraltro,  come la maggior parte degli atti e dei documenti viaggino, soprattutto quelli relativi ai processi telematici, tramite piattaforme sul web e che, nonostante la formula esecutiva di una sentenza o di un documento sia “unica e non sostituibile”, sarebbe stato opportuno leggere qualche provvedimento normativo che permettesse agli Uffici giudiziari di formare “titoli esecutivi” anche in via telematica e/o di trasmettere i medesimi attestandone la conformità, al fine di una successiva notifica o esecuzione.

Ricordo, a tal proposito, che l’introduzione del processo telematico ha destato molte perplessità ai tempi della propria attivazione, anche se oggi gli avvocati hanno accolto positivamente la “rivoluzione digitale”, apprezzandone le potenzialità.

La chimera della semplificazione

Purtroppo, all’evoluzione nell’utilizzo dei sistemi informatici non è seguita, di pari passo, un adeguamento normativo concreto che abbia contribuito a semplificare l’attività della pubblica amministrazione e quella giudiziaria.

Attualmente, oltre a trovarci in mezzo alla pandemia causata dal Covid-19, siamo in piena rivoluzione digitale (non a caso si parla spesso di “rivoluzione 4.0 e 5.0”) ma alcune attività, parzialmente trascurate dall’utilizzo dei nuovi strumenti già a nostra disposizione, rischiano di essere completamente paralizzate.

Nonostante tutto qualcosa si sta già muovendo verso la realizzazione di una Giustizia sempre più smart! Abbiamo già preso contezza di alcuni provvedimenti interessanti. La circolare del Ministero della Giustizia che accoglie la possibilità del rilascio della formula esecutiva digitale imponendo all’avvocato di dichiarare “che quella presentata all’UNEP è la sola copia in formula esecutiva che intende azionare”. L’ordine di servizio del Tribunale di Latina in merito al rilascio della formula esecutiva telematica. Il protocollo d’intesa tra la Corte d’Appello di Roma e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati in relazione alle modalità e al rilascio delle copie autentiche; ecc.

Del resto, vincere una causa dopo anni di giudizio e dover assistere a questi disservizi rappresenta oggi una situazione inaccettabile per un Paese come il nostro.

Avv. Enrico Sirotti Gaudenzi

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