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Roma, una Panda rossa e decine di motorini sfilano contro Marino

Una manifestazione organizzata dal gruppo NCD, a cui ha aderito anche Onorato della Lista Marchini

“Oggi ho affittato una Panda rossa per andare in Consiglio comunale e per ricordare al sindaco Marino che le regole sono uguali per tutti e che la legalità non è un optional. Roma ha bisogno di un sindaco onesto che non inventi finti sabotaggi per nascondere i propri errori e che dia un esempio positivo alla cittadinanza, altrimenti è il caos. ‪#‎stannodandoinumeri‬ ‪#‎marinodimettiti‬”. Lo scriveva questa mattina sul suo profilo Facebook il capogruppo in Campidoglio della Lista Marchini, Alessandro Onorato. 

La voce di Onorato, non è la sola. Roberta Angellilli, coordinatrice regionale del Nuovo Centrodestra, aveva dato “48 ore a Marino per dimettersi, poi faremo una grande manifestazione con motorini e macchine dalla sede di Equitalia al Campidoglio”. All’ultimatum dell’Angelilli era seguito un blitz nella sede della Provincia, al grido di ‘Paga le multe!’. Così di lì a poco, la Panda del sindaco, diventa l’icona più mainstream della politica romana.

Tanto che oggi, una Fiat Panda di colore rosso come quella che ha creato non pochi problemi al sindaco Marino, per via dei permessi ZTL scaduti, è stata il simbolo della protesta anti Marino. Alla guida lo stesso Onorato, che ha aperto il corteo organizzato dal Nuovo Centro Destra, capitanato da Roberta Angelilli. Erbaggi, De Napoli, Bonelli, Oddo, Della Giovampaola, Peri: i consiglieri Ncd che hanno partecipato. Decine di motorini sono partiti da via Ostiense, diretti al Campidoglio.

Una “goliardata”, secondo Onorato, che ha deciso di unirsi ad altri esponenti dell’opposizione, “per mettere la parola fine a una brutta pagina per Roma”. Il primo cittadino “deve dare l’esempio a tutta la cittadinanza, – continua Onorato ai microfoni di DIRE – E quindi se prende una multa la deve pagare: semplicemente questo”. Anche perché, ha sottolineato il consigliere, “i problemi di Roma non possono essere le multe di Marino, ma sono molto più ampi: il trasporto pubblico, i rifiuti, un’inclusione sociale inesistente, problemi che si scaricano sempre sui soliti noti da troppi anni”.

Per questo, Onorato si augura “che questa vicenda molto brutta si chiuda oggi, che il sindaco abbia pagato davvero le multe, e che faccia pace con la maggioranza, altrimenti – conclude – questo litigio vada fino in fondo e a quel punto ridiamo la possibilità ai cittadini di scegliere un sindaco, una Giunta e una maggioranza”.

I motorini sono poi giunti in Campidoglio, e si sono fermati all’inizio di via dei Fori Imperiali, dopo un paio di giri a piazza Venezia. 

Il corteo a due ruote è partito dunque da via Ostiense, dalla sede di AequaRoma per la precisione – “Simbolo delle multe non pagate e delle sue magagne”. La manifestazione è stata anti-Marino organizzata da Nuovo centrodestra per chiedere le dimissioni del primo cittadino, anche oggi presente in versione cartonata: ‘Daje contro i romani’, dice il suo alter ego.

“Non ci accontentiamo certo del pagamento di 8 multe, Marino se ne deve andare: oggi chiediamo le sue dimissioni” – ha fatto sapere l’europarlamentare di Ncd, Roberta Angelilli. Tra striscioni e slogan, alla protesta sono presenti anche diversi esponenti municipali romani del partito di Alfano: “Stanno provando a declassare le nostre proteste dicendo che un sindaco non si può dimettere solo per la questione Panda – ha spiegato Cristiano Bonelli, ex presidente e ora consigliere del III Municipio – quindi noi siamo qui per dare sostanza a un anno e mezzo di cose non fatte e di spot, come l’autografo istituzionale alle coppie gay. Ormai quasi tutti romani dicono che deve togliere il disturbo e lasciare la città in pace. Marino deve andare a casa”.

Anche perché, gli ha fatto eco la collega di Consiglio, Jessica De Napoli, “la città non si può fidare di chi denuncia un hackeraggio dei server comunali e poi paga le multe ammettendo quello che aveva combinato”. 

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