ULTIM’ORA – Scoperti dei VULCANI NEL LAZIO | C’è chi va nel panico e chi resta senza parole, gli scienziati in lacrime

Vulcani laziali - Fonte Instagram @vulcanica_wine - Romait.it
Nel Lazio ci sono state delle scoperte geologiche agghiaccianti! Chi vive lì potrebbe fare le valigie e andare altrove. Ecco come stanno le cose.
In Italia ci sono tutt’ora dei vulcani attivi. I più famosi sono i seguenti: Etna, Stromboli, Vesuvio, Campi flegrei, Ischia, Vulcano, Colli Albani, Pantelleria, Marsili e Ferdinandea. I primi due sono caratterizzati da un’attività vulcanica costante mentre gli altri sono in una fase di riposo.
Quelli estinti, la cui ultima eruzione risale a più di 10.000 anni fa, sono Monte Amiata, il vulcano dei Vulsini, il vulcano dei Cimini, le Isole Pontine, Roccamonfina e vulcano del Vulture. Nonostante siano considerati estinti possono comunque svolgere un’attività geotermica, ma sempre di minore entità.
L’Etna è famoso per essere più alto d’Europa mentre il Vesuvio, situato nel Golfo di Napoli, ha una storia di eruzioni distruttive che partono da quella di Pompei e di Ercolano nel 79 d. C. fino a quella del 1944.
Attualmente i Campi Flegrei stanno facendo preoccupare con l’attività di bradisismo, ma per ora pare che la situazione sia sotto controllo. Anche nel Lazio c’è un complesso vulcanico che è sostanzialmente osservato dagli esperti. Andiamo a scoprire il motivo.
Vulcani nel Lazio: ecco la verità che pochi conoscono
Sul sito geopop.it è stata riportata la descrizione dettagliata dei vulcani non molto distanti dalla capitale italiana. In questo caso si parla di un complesso vulcanico collocato a 30 km a sud-est della città menzionata. Ci sono tre edifici vulcanici sovrapposti (Vulcano laziale, Faete, Tuscolano-Artemisio) e, anche se la loro attività eruttiva sia in stato di quiescenza, il monitoraggio è sempre costante.
Andando nello specifico, l’inizio dell’attività vulcanica risale a 600.000 anni fa e le ultime eruzioni sono avvenute con ogni probabilità 6.000 anni fa. Il fatto che ci siano degli edifici vulcanici sovrapposti è causato da un accavallamento verificato nel corso del tempo. Ma di quale complesso vulcanico si tratta? La risposta è immediata.

Una storia alle spalle da scoprire
Stiamo parlando dei Colli Albani, noti soprattutto per la presenza dei Castelli Romani (area che include ben 14 comuni e tra questi spiccano Castel Gandolfo e Nemi). Essi hanno avuto origine dalla subduzione della Placca Adria al di sotto di quella Euroasiatica. Queste placche entrano in contatto hanno determinato la formazione di magma che, venuto in superficie, ha determinato la loro formazione.
Il Servizio Geologico di Italia ha riferito che questo territorio è composto da materiale eruttivo finale ha dato origine al peperino (appunto una roccia magmatica che gli Etruschi utilizzavano per costruire i sarcofagi). Le zone di estrazione più famose sono Marino, Albano Laziale e Ariccia. La vetta più alta e antica è il vulcano Laziale e il più grande lago craterico è quello Albano.