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UFFICIALE SCUOLE – Chiusure imminenti a Roma e provincia: da oggi i figli li dovete tenere a casa fino a nuovo ordine | Nuove misure sicurezza

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Il maltempo stravolge tutto - pexel - romait.it

Niente più scuola per i bimbi italiani. Addio all’istruzione e genitori disperati. Hanno deciso così

C’è chi parla ormai di una vera emergenza climatica, una tempesta silenziosa che rischia di travolgere il futuro dei più giovani.

Le scuole, cuore pulsante della formazione, sembrano sempre più fragili di fronte agli eventi atmosferici estremi. L’idea che possano chiudere non per una singola giornata ma in modo definitivo, come se la natura avesse messo un punto alla loro funzione educativa, inquieta genitori e studenti.

Le famiglie temono un futuro incerto, mentre il diritto allo studio appare vulnerabile e sotto attacco. Non è solo la pioggia, non è solo il vento, è la percezione che la società non riesca più a proteggere i suoi figli in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro.

In molti quartieri italiani la parola maltempo ha smesso di indicare un disagio passeggero e ha assunto i contorni di una minaccia reale. Le immagini di cortili allagati, aule vuote e lezioni interrotte si moltiplicano.

Educazione e maltempo

Gli insegnanti raccontano la difficoltà di garantire continuità didattica, i ragazzi guardano ai loro compiti come a un peso secondario rispetto alla preoccupazione di ritrovarsi la scuola chiusa all’improvviso. I genitori, costretti a riorganizzare turni di lavoro e giornate già complicate, vivono con ansia ogni bollettino meteorologico. L’istruzione rischia così di piegarsi davanti a un nemico che sembra invisibile ma che scandisce la vita quotidiana con violenza crescente.

Eppure questo scenario apocalittico, per quanto faccia riflettere, si lega a dinamiche molto concrete. Da anni, in diversi comuni italiani, si ricorre infatti alla chiusura temporanea degli istituti quando le condizioni meteo diventano troppo rischiose. Pioggia intensa, vento forte e allerte diffuse spingono i sindaci a firmare ordinanze di sospensione delle lezioni, non tanto per paura di danni diretti alle strutture, quanto per evitare rischi agli spostamenti degli studenti.

La sicurezza diventa prioritaria e l’istruzione deve attendere, in attesa che la perturbazione lasci spazio a cieli più sereni. Le cronache locali parlano di decisioni che si ripetono con una frequenza sempre maggiore. Le famiglie si trovano spesso spiazzate e, pur comprendendo la necessità di tutelare i bambini, faticano a gestire impegni lavorativi e scolastici che saltano da un giorno all’altro.

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Scuole chiuse – pexel – romait.it

Le ultime decisioni

Negli ultimi giorni, anche nella capitale, la questione è tornata al centro dell’attenzione. A darne notizia è stato il sito romatoday, che ha riportato la decisione dei sindaci di Anzio e Nettuno di chiudere le scuole il 23 settembre 2025 a causa dell’allerta meteo. Le previsioni parlavano infatti di forti temporali e raffiche di vento con possibili criticità idrogeologiche. Le amministrazioni locali, valutato il rischio per gli spostamenti e la sicurezza delle persone, hanno scelto di non correre pericoli.

Una scelta che conferma come il maltempo, un tempo considerato semplice fastidio, stia diventando sempre più un fattore capace di condizionare la vita sociale ed educativa. A rimanere colpiti non sono solo studenti e famiglie ma l’intero sistema che ruota attorno alla scuola.