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Ucraina, il cacciatore di nazisti: “Accusare Putin di crimini di guerra non sarà facile”

Marco De Paolis è noto per le sue indagini su più di 450 casi e per i processi per crimini di guerra nazisti compiuti in Italia

Vladimir Putin

Vladimir Putin

Nelle scorse ore, dopo il via libera dei 39 Stati della Corte Penale Internazionale, il procuratore capo della CPI ha annunciato di aprire immediatamente un’indagine per crimini di guerra in merito alla situazione tra Ucraina e Russia.

Il cacciatore di nazisti: “Attivazione indagine preliminare è il primo passo”

Marco De Paolis, noto come “cacciatore di nazisti” per le sue indagini su più di 450 casi e i 18 processi per crimini di guerra nazisti compiuti in Italia, è intervenuto ai microfoni di Agi.it nel merito della decisione del procuratore dell’Aja. “L’attivazione di una indagine preliminare da parte del procuratore presso la Corte Penale Internazionale è il primo passo verso un possibile avvio di accertamento formale su quanto sta succedendo in Ucraina“, afferma il procuratore militare.

“Per ora siamo in una fase iniziale”

“Bisogna formalizzare la procedura per poter riscontrare, secondo le regole del diritto internazionale, tutti quegli elementi che ci fanno supporre l’esistenza di gravi violazioni del diritto umanitario e di guerra in Ucraina”, prosegue De Paolis.

“Al momento siamo in una fase iniziale e nessuno può fare o dare definizioni formali. Le Corti esistono per valutare i fatti accertati da fonti affidabili e neutrali. Bisogna, inoltre, che siano svolte al più presto indagini da parte delle autorità internazionali“.

“Accusare Putin di crimini di guerra non sarà facile”

“I bombardamenti sono solo una parte della vicenda che è estremamente complessa, delicata e articolata. Stabilirne la legittimità o la correttezza non è sempre agevole, visti anche i precedenti degli ultimi anni nei vari teatri di crisi internazionale e di conflitti armati“, conclude Marco De Paolis, noto come il cacciatore di nazisti.