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Tokyo 2020, recap day 3: tre argenti e un bronzo ma manca l’oro. Male Basile

La 4×100 stile riscrive la storia, ma non vengono riconfermati 4 ori di Rio. Brivido Pellegrini nei 200 stile, male anche l’Italvolley. Italia scende al nono posto nel medagliere

Ai Giochi Olimpici la staffetta 4x100 stile libero conquista uno storico argento

Giornata densissima di eventi a Tokyo 2020, con medaglie italiane dalle 4 del mattino (Martinenghi) e alle 2 del pomeriggio (Garozzo). In mezzo gioie, conferme, ma anche pesanti cadute per i colori azzurri. Ma grandi emozioni anche per alcuni personaggi stranieri, come la caduta del favoritissimo Van Der Poel nella MTB maschile. In più le medaglie storiche dell’esordio dello skateboard femminile (13 anni ciascuna per la vincitrice, la giapponese Momiji Nishiya, e la seconda classificata, la brasiliana Rayssa Leal) ed il bronzo nel tiro a volo del 58enne kuwaitiano Abdullah Alrashidi.

4×100 stile storica e Martinenghi, il nuoto porta le prime soddisfazioni

C’era tanta aspettativa sulla spedizione del nuoto, e dopo alcune delusioni come Detti e Pilato arrivano le prime medaglie. A distanza di un’ora arrivano due allori pesanti. Prima la consacrazione definitiva per Nicolò Martinenghi dell’élite della rana mondiale, autore di un bronzo di spessore dietro al fenomeno britannico Adam Peaty. Per il varesino si tratta del primo metallo olimpico in carriera, e dati i 22 anni da compiere sabato potrebbe non essere l’unico. Dopo l’exploit di Fioravanti a Sidney 2000 torna sul podio olimpico la rana azzurra.

Invece si spinge a livelli mai visti la staffetta 4×100 stile libero maschile: mai una staffetta aveva raggiunto l’argento ai Giochi. Merito di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, un quartetto di talento e giovanissimo (23 anni di media) che ha riscritto più volte il record italiano in questi giorni. Missili azzurri che si sono arresi solo agli Stati Uniti, ma con la possibilità di rivincita nelle prove di velocità individuali, soprattutto con Miressi.

Diana Bacosi e Daniele Garozzo, conferme d’argento

In una giornata in cui non sono stati riconfermati 4 ori ottenuti a Rio, non possono essere considerati delusioni gli argenti di Diana Bacosi e di Daniele Garozzo, ad un passo da bis storici. Per la tiratrice toscana nello skeet femminile è stata una gara di testa, condotta punto a punto con l’americana English. Solo agli ultimi piattelli la Bacosi scende e chiude con un argento che, per sua stessa ammissione, vale oro.

Invece per Daniele Garozzo il rammarico è maggiore. Ad un passo dal riconfermarsi campione olimpico nel fioretto individuale, il siciliano si è dovuto arrendere più che all’hongkongese Ka Long Cheung all’adduttore dolorante. A metà della finale non è bastato un medical timeout per dare il massimo, e le lacrime dello stesso Garozzo a fine assalto testimoniano l’occasione persa.

Delusioni azzurre: Basile, Alessio e (in parte) la scherma

Dove sono fioccate medaglie nelle prime due giornate, arrivano delusioni cocenti negli sport da combattimento. L’oro di Rio Fabio Basile, atteso alla riconferma nel judo (nonostante il cambio di categoria, dai 66kg ai 73) è uscito al primo turno per mano del coreano An. Sottotono anche Simone Alessio, considerato insieme a Vito Dell’Aquila come la nuova generazione del taekwondo. Il toscano di nascita e catanzarese non ha emulato l’oro dei -58kg, uscendo ai sedicesimi nella categoria -80kg.

Tra le delusioni azzurre inseriamo anche la scherma che ha finito il giro delle competizioni individuali toccando un record negativo. Erano 41 anni e 9 edizioni di fila (da Mosca 1980) che la scuola italiana conquistava almeno un oro individuale. Il magro bottino di Tokyo recita due argenti al maschile e zero medaglie al femminile: è atteso un riscatto nelle prove a squadra, il talento e l’esperienza non mancano.

Sport di squadra: male il volley maschile e il basket 3×3

Note negative arrivano dall’Italvolley maschile, sconfitta per 3-0 dalla Polonia. Dopo l’esordio balbettante con il Canada, domato poi al quinto set, la squadra di Blengini gioca alla pari i primi due set con i campioni del mondo in carica ma poi cede nei momenti clou, con un Ivan Zaytsev ancora lontano dalla sua forma migliore. Spartiacque il secondo set perso ai vantaggi. Negativa anche la giornata del basket 3×3 che cede nettamente al Giappone (22-10) poi al Team Usa (17-13).

Altro: Pellegrini in semifinale col brivido, Fognini avanti nel tennis

Brivido per Federica Pellegrini nelle batterie dei 200 sl: la Divina non riesce a spingere e chiude con il penultimo utile per accedere alle semifinali. Molto meglio l’esordio di Simona Quadarella, agevolmente in finale nei 1500, mentre grandi speranze per Thomas Ceccon, in finale nei 100 dorso con ambizioni da medaglia. Nel torneo di tennis Fognini supera il secondo turno battendo il bielorusso Gerasimov: agli ottavi torverà l’ostacolo Medvedev, testa di serie n°2. Non ce la fa invece Lorenzo Sonego, eliminato dal georgiano Basilashvili nel torneo singolo e qualche ora dopo anche dal doppio, in coppia con Musetti.

Tokyo 2020 Recap day 3: il medagliere aggiornato

RankNazioneOriArgentiBronziTotale
1)Giappone82313
2)USA73414
3)Cina65718
4)ROC*45312
5)Gran Bretagna3317
6)Corea del Sud3047
7)Australia2136
8)Kosovo2002
9)ITALIA1449
10)Francia1225
ROC= Russian Olympic Committee

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