Tokyo 2020, recap day 15: con Conyedo nella lotta raggiunta quota 39 medaglie

Ancora inebriati dal triplo oro della giornata di ieri, si stanno per chiudere i Giochi Olimpici con meno gare e meno possibilità di medaglia, anche in virtù dei cattivi risultati negli sport di squadra. Tuttavia la spedizione azzurra raccoglie oggi altri due record dopo quello di podi raggiunto e superato ieri – toccando oggi quota 39. Si tratta del primato di discipline a podio (18, una in più degli sport andati a medaglia ad Atene 2004) e della striscia di giornate a podio, 15 come le giornate di gare. Domani si proverà a fare la cifra tonda di metalli e l’en plein di giornate con medaglie.

Abraham Conyedo, un bronzo di cuore nella lotta

I due record sopracitati sono stati ottenuti grazie a Abraham Conyedo Ruano, bronzo nella categoria 97kg della lotta libera. Prima la vittoria col brivido sul canadese Steen (4-2) nei ripescaggi, poi la tesa finalina col turco Caradeniz. Il cubano naturalizzato italiano va sotto di 2 punti nella prima ripresa per una contropresa, ma nella seconda fa partire un rimonta più di cuore che di forza. Prima recupera un punto per passività dell’avversario, poi si supera con una messa terra a 40″ dalla fine che regala 4 punti in un colpo solo ed il bronzo. Dalla lotta arriva lo stesso la medaglia, anche se non dal più atteso Frank Chamizo.

Gli italiani impegnati oggi: Baldassarri da applausi nella ritmica

Milena Baldassarri nell’all around della ginnastica ritmica conferma il sesto posto della qualifica. Un risultato molto prestigioso per la 19enne romagnola, in quanto nessuna italiana aveva fatto così bene ai Giochi, raggiunto con 4 ottimi esercizi senza particolare sbavature, in particolare il quarto posto nella rotazione al nastro.

Così come Letizia Paternoster ed Elisa Balsamo ieri, ottave, gli azzurri sono lontani dalle medaglie anche nella madison maschile del ciclismo su pista. I due già medagliati Elia Viviani e Simone Consonni terminano al decimo posto, pagando dazio nell’ultima parte di gara.

Per il karate (kumite 61 kg donne) Silvia Semeraro viene eliminata con due vittorie e due sconfitte, chiudendo la pool eliminatoria al terzo posto, fuori dalla semifinale. A nulla è valsa la vittoria nell’ultimo match con la turca Akyol con tanto di ferita profonda alla testa.

Piccoli rimpianti nell’atletica. Se nella maratona femminile dominata dalle keniane Giovanna Epis è 32a e lontana dal podio, la staffetta 4x400m maschile chiude con grande rammarico la finale. Un settimo posto che poteva essere qualcosa di più visto l’ultimo cambio, tra Scotti e Sibilio, completamente sbagliato. Nonostante ciò i ragazzi del giro di pista ritoccano il record italiano a 2’58″81.

Ottima conferma anche le nuoto sincronizzato, con le sincronette azzurre che confermano il quinto posto olimpico già raggiunto a Rio.

Le speranze dell’ultima giornata: attesa per le farfalle della ritmica

Per fare la serie completa di giorni di gare a medaglia, l’Italia ha ancora delle carte da giocare. Una su tutte le Farfalle della ginnastica ritmica, che si sono qualificate alla finale con il terzo punteggio complessivo dietro a Bulgaria e Comitato Olimpico Russo ma davanti a Israele, Cina e Ucraina, le squadre con cui ci giocheremo il metallo mancato di un nulla a Rio.

Degli ultimi 13 titoli in palio, l’Italia competerà anche nella maratona maschile (con Faniel, Rachik e El Fathaoui) e nell’omnium femminile del ciclismo su pista (Balsamo).

Tokyo 2020 Recap day 15: il medagliere aggiornato