Tassa auto, da quest’anno pagheremo 3.000€ solo per poterne avere una | La notizia più temuta diventa realtà

Da oggi in poi pagherai tanto - romait.it
Se hai una macchina o pensi di comprarla, sappi che dovrai pagare 3.000 euro solo di tassa
Possedere un’automobile in Italia è diventato un lusso che pesa sempre di più sulle tasche delle famiglie. Non si tratta soltanto del prezzo iniziale d’acquisto, ma soprattutto della serie infinita di spese che si sommano nel tempo e che finiscono per trasformarsi in una tassa continua sul possesso di un mezzo.
Il bollo auto, l’assicurazione, la revisione obbligatoria, i tagliandi, i ricambi e le gomme nuove quando arriva l’inverno sono solo alcune delle voci che costringono chiunque voglia muoversi con la propria vettura a mettere mano al portafoglio di continuo.
A queste si aggiungono i carburanti, mai davvero convenienti, che rappresentano una delle uscite più consistenti e inevitabili per chi utilizza l’auto ogni giorno.
Gli automobilisti sanno bene che non basta possedere un mezzo, perché mantenerlo comporta un impegno costante e costoso. La revisione periodica, che garantisce la sicurezza del veicolo, ha un prezzo non indifferente.
Il costo dei veicoli
L’assicurazione obbligatoria non conosce ribassi, anzi spesso cresce senza spiegazioni convincenti. Il bollo auto, poi, è tra le imposte più odiate, perché deve essere pagato a prescindere dall’uso del mezzo. Anche chi tiene l’auto ferma in garage per mesi deve versare la tassa di possesso, una misura percepita come ingiusta perché non legata al consumo effettivo del veicolo.
Se a tutto questo si sommano i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dal cambio dell’olio ai freni, fino agli imprevisti che ogni macchina prima o poi presenta, il quadro diventa ancora più pesante. Non sorprende che in molti abbiano la sensazione che ogni chilometro percorso abbia un costo sproporzionato, ben oltre quello del semplice carburante.
Proprio per questo il bollo auto è da anni al centro di polemiche. In tanti chiedono una revisione della normativa che colleghi l’imposta all’utilizzo effettivo del veicolo, o quantomeno a criteri più equi, ma finora le promesse politiche non si sono tradotte in cambiamenti concreti. Gli automobilisti continuano a sentirsi penalizzati e poco tutelati, schiacciati da una pressione fiscale e da spese obbligatorie che non trovano giustificazione nella loro percezione di utenti-consumatori.

La stangata che sconvolge
Come se non bastasse, ora si affaccia lo spettro di ulteriori rincari legati al mercato internazionale. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, i dazi imposti dagli Stati Uniti e attualmente sospesi potrebbero presto riflettersi anche in Europa, con conseguenze pesantissime per il settore automobilistico. L’associazione Federcarrozzieri ha calcolato che nel 2025 i prezzi delle auto nuove potrebbero crescere mediamente tra i 2.500 e i 3.000 euro. Si tratta di una stangata che andrebbe a colpire direttamente i cittadini, già provati da anni di aumenti continui. Il problema non riguarderebbe soltanto le vetture prodotte in America, ma anche quelle realizzate in Messico e Canada da marchi globali come Volkswagen, Audi, Bmw, Stellantis, Honda, Hyundai, Kia, Mazda, Toyota e Nissan.
La filiera mondiale dell’automotive risulterebbe inevitabilmente coinvolta, poiché molti componenti fondamentali, dagli airbag ai pneumatici, fino ai freni e ai motori elettrici, verrebbero colpiti dai dazi. Questo significa che non solo il prezzo delle auto nuove salirebbe, ma anche quello dei ricambi, con un impatto diretto sulla manutenzione ordinaria e straordinaria. Le proiezioni diffuse da Federcarrozzieri sono allarmanti. Modelli molto diffusi inItalia come la Fiat Panda potrebbero costare quasi 1.600 euro in più, la Jeep Avenger arriverebbe a pesare sul portafoglio dei compratori per altri 2.475 euro, mentre una Toyota Yaris Cross potrebbe rincarare di quasi 2.900 euro. L’elenco continua con la Peugeot 208, la Citroen C3, la Lancia Ypsilon e la Volkswagen T-Roc, che toccherebbe un aumento di oltre 3.000 euro.