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Controlli fiscali partiti sul 730: segnalati i primi 128.000 casi sospetti | La sanzione può superare i 2.000€

Agenzia delle entrate

Non tutti potrebbero saperlo, ma l’Agenzia delle Entrate ha cominciato a effettuare tutti i controlli che doveva.

La fiscalità rappresenta uno dei pilastri fondamentali della vita economica di un paese. Si tratta dell’insieme delle norme e delle procedure che regolano i rapporti tra cittadini, imprese e stato in materia di tasse, imposte e tributi. Senza un sistema fiscale funzionante, infatti, sarebbe impossibile garantire servizi pubblici.

Non solo, ma anche infrastrutture e il mantenimento della macchina statale. Entrare a lavorare in questo settore richiede un percorso di studi ben definito. La strada più comune è quella universitaria, con corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza o Scienze Politiche, spesso completati da specializzazioni in diritto tributario.

A questo si aggiungono master, corsi professionalizzanti e l’abilitazione come commercialista o consulente fiscale, figure sempre più richieste sul mercato del lavoro. Tra l’altro, il mondo della fiscalità non è fatto solo di numeri e calcoli, ma anche di norme in continua evoluzione. Ed ecco cosa sta succedendo.

Il 730 sotto torchio

Uno degli strumenti più conosciuti e diffusi della fiscalità italiana è senza dubbio il modello 730. Si tratta della dichiarazione dei redditi più utilizzata, soprattutto da lavoratori dipendenti e pensionati, perché permette di regolarizzare la propria posizione fiscale in maniera semplice e veloce.

Compilare il 730 non è un’operazione da prendere alla leggera. Oltre a richiedere attenzione per evitare errori, consente di ottenere detrazioni e rimborsi che incidono sul bilancio familiare. Per questo motivo, saper leggere e compilare correttamente questo modello rappresenta una competenza che molti cittadini dovrebbero possedere. Ma non è ciò che accade.

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Controlli fiscali avviati

Money.it ha diffuso le informazioni in merito. I controlli preventivi che l’Agenzia delle Entrate effettua sul 730 sono iniziati. Questi hanno una conseguenza diretta: il blocco temporaneo dell’eventuale rimborso fiscale spettante. La procedura scatta in presenza di determinate condizioni. Il primo caso riguarda i crediti di imposta troppo elevati, in particolare quelli superiori a 4000 euro. Altri casi frequenti sono legati a elementi di incoerenza nella dichiarazione, come differenze rilevanti rispetto ai dati presenti nella Certificazione Unica o alle dichiarazioni degli anni precedenti.

In queste situazioni l’Agenzia avvia una verifica mirata. In assenza di anomalie, i rimborsi vengono erogati entro gennaio dell’anno successivo. I contribuenti vengono informati del controllo attraverso l’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate, accompagnata da una notifica via mail, così da seguire l’iter e conoscere eventuali richieste di documentazione integrativa. Ad ora sono 128.000 i sospetti a rischio sanzione di 2000 euro.