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Stretta sul fumo, sigarette elettroniche verso il divieto nei luoghi chiusi

Dopo quasi vent’anni si pensa ad aggiornare la legge Sirchia sul fumo, lo ha annunciato il ministro Orazio Schillaci

Sigaretta elettronica in mano a una donna

Le sigarette elettroniche saranno probabilmente vietate nei luoghi al chiuso, come già le norme stabiliscono per le sigarette tradizionali.

Sembra che questa sia la decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale durante un’audizione in commissione Affari sociali della Camera ha annunciato di voler allargare la stretta sul fumo, alle e-cig, aggiornando dopo 20 anni la legge Sirchia. Dieci anni fa infatti, il 10 gennaio 2005, entrava in vigore la legge Sirchia (dal nome del ministro della Salute che la propose), che vietava il fumo nei luoghi pubblici chiusi.

Secondo diversi studi gli effetti positivi della Legge Sirchia sono stati notevoli in termini di diminuzione dei fumatori e delle malattie legate al fumo, ma c’è ancora molto da fare.

Sigarette elettroniche, al chiuso saranno vietate

“Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”. La legge insomma dovrebbe funzionare non solo come limitazione a protezione della salute ma anche come deterrente, con lo stesso fine.

Il Bhutan, in Asia meridionale, dal 2011 è l’unico paese al mondo ad aver completamente bandito la vendita e la pratica di fumare.