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Stretta sui termosifoni, il primario del Gemelli: “Ci farà bene e anche dimagrire”

Termosifoni a 19 gradi contro il caro energia dell’inverno 2022, l’esperto sottolinea gli aspetti positivi

Termosifone e termostato

Termosifoni a 19 gradi contro il caro energia, l’ipotesi ventilata per l’inverno 2022 non porterebbe danni alla nostra salute ma effetti benefici oltre a farci dimagrire.

Lo spiega Alfredo Pontecorvi, professore ordinario di endocrinologia alla Cattolica del Sacro Cuore e primario al Policlinico Gemelli.

Il tessuto adiposo bruno

“La temperatura ideale per il nostro benessere è di 19 gradi, quindi non è un dramma e ci farà perdere qualche chilo di troppo”, ha dichiarato a il Messaggero. La temperatura, con cui il governo punta a razionare i consumi di gas, preoccupa soprattutto i freddolosi. Ma su questo non ci sarebbe nulla di cui aver paura, ci penserebbe il nostro corpo. “Il nostro alleato si chiama tessuto adiposo bruno, una specie di termosifone interno che brucia calorie per riscaldarci e mantenere la temperatura corporea a 37 gradi.

Il tessuto adiposo bruno insieme a quello bianco, quello cioè contro cui combatte la maggior parte di noi, fanno parte del cosiddetto organo adiposo, un organo capace di produrre ormoni. I due tessuti possono convertirsi l’uno nell’altro”.

E ha aggiunto: “Abbassare di qualche grado i riscaldamenti dunque, stimola la trans-differenziazione bianco-bruno, attiva il tessuto adiposo bruno, brucia i grassi e ci fa dimagrire riducendo anche il rischio di sviluppare alcune malattie correlate a obesità e sovrappeso. Uno stile di vita raffreddato di qualche grado ci aiuterà a vivere meglio”.

Meno riscaldamento, meno riscaldamento globale

Secondo Pontecorvi possiamo quindi essere certi che questo tipo di freddo ci fa dimagrire e contrasterebbe l’obesità: “In uno studio clinico cinque uomini sani, per un periodo di quattro mesi, hanno trascorso la notte in un laboratorio alla temperatura controllata di 19 gradi.

In un solo mese il grasso bruno è aumentato di circa il 40 per cento ed è migliorata la sensibilità all’insulina, misura di un sano metabolismo. Al contrario, quando i volontari erano lasciati vivere in una stanza a 27°C, quel grasso bruno scompariva di nuovo. Non a caso la temperatura troppo elevata delle case è considerata una delle cause dell’epidemia di obesità cui stiamo assistendo. Ci sono evidenze sempre più chiare che anche il riscaldamento globale del pianeta stia contribuendo al progressivo aumento dell’obesità”.

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