Stop ai tram di Roma, fa troppo caldo e gli autisti non possono lavorare: da domani te ne vai a piedi

I sindacati hanno chiesto lo stop alla circolazione di alcuni tram romani per l'assenza di aria condizionata al loro interno - Romait.it - foto Canva
I cittadini saranno presto costretti a trovare un mezzo di trasporto alternativo: la protesta degli autisti è più che giustificata.
Con l’arrivo delle alte temperature e di un meteo sempre più insostenibile, molti lavoratori si sono visti costretti a protestare chiedendo di sospendere le proprie mansioni nelle ore di punta. Tra questi ci sono gli autisti dei tram che circolano quotidianamente lungo i binari della Capitale.
Nonostante non siano tra i mezzi più utilizzati e popolari, i suddetti rappresentano per molti uno strumento essenziale per muoversi in modo rapido da un punto all’altro della città, evitando così di rimanere ora bloccati nel traffico.
Il problema è che diversi tram in uso non dispongono dell’aria condizionata, rendendo il loro uso quasi impossibile a fronte di un caldo afoso e di una eccessiva umidità. Ecco perché i sindacati hanno deciso di passare all’azione.
“Una situazione insopportabile”
A differenza dei tram più moderni, quelli costruiti negli anni ’60 sono sprovvisti di aria condizionata e ancora oggi ne sono in servizio 9. Nel periodo estivo si rischia quindi di mettere a repentaglio la salute degli autisti così come quella dei passeggeri.
Dopo che la società di gestione del trasporto pubblico di Roma ha rigettato la richiesta dei sindacati di fermare i mezzi tranviari in questione, questi ultimi hanno pensato di rivolgersi direttamente alla Regione chiedendo di sospenderne la circolazione nelle ore più calde del giorno.

Stop al lavoro: alla Regione l’ultima parola
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna si sono rivolti all’azienda municipalizzata e all’assessorato alla Mobilità, per i mancati provvedimenti legati all’assenza di aria condizionata all’interno di alcuni tram romani.
Recentemente è stata firmata un’ordinanza che vieta determinate categorie di dipendenti di lavorare nelle ore più calde, ma la suddetta non include gli autisti dei tram, che si sono dunque visti costretti ad “avviare le dovute e necessarie attenzioni di tutela per i lavoratori che si vedono obbligati da minacce di contestazioni disciplinari a sostenere turni molto pesanti in ambienti insostenibili alla tenuta fisica”. Se le cose non dovessero cambiare in meglio, i sindacati hanno dichiarato di essere pronti a sporgere una denuncia nei confronti dell’Ispettorato del lavoro.