Stai avvelenando la tua anima, l’insegnamento di Papa Francesco dimenticato: questi alimenti vanno eliminati| I fedeli devono seguirlo

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Incredibile ma vero: gli insegnamenti di papa Francesco toccano anche la preziosa alimentazione. Scopri tutto qui.
Papa Francesco è stato una figura che ha segnato in profondità la storia della Chiesa, non solo per i suoi dodici anni di pontificato, ma per l’impronta umana, sociale e spirituale che ha lasciato nel cuore di milioni di persone. Nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires, gesuita, arcivescovo e poi papa, ha sempre incarnato una certa spiritualità.
Molti lo hanno definito vicino agli ultimi, e con uno sguardo penetrante sulle contraddizioni del nostro tempo. Negli ultimi tempi si è parlato molto di una sua presunta dichiarazione legata al cibo, qualcosa che, secondo alcuni, avrebbe detto in modo criptico, quasi fosse un’eredità spirituale nascosta tra le righe di un discorso.
L’alimentazione, dopotutto, è sempre stata uno dei temi che ha toccato con maggiore intensità l’opinione pubblica. Ma ora l’attenzione del mondo si concentra anche sul nuovo papa, Robert Francis Prevost, da poco eletto, e che sembra voler riportare il timone verso una linea più rigida e conservatrice.
Il papa aperto?
Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato questioni spinose, diventando una delle voci più forti del nostro tempo. Ha parlato di ambiente, disuguaglianze, guerre e anche di sessualità. Molti lo hanno letto come un papa aperto alla comunità LGBT, ma la realtà è stata spesso più sfumata di come l’opinione pubblica l’ha raccontata.
Le sue parole sono state interpretate in modi diversi, e se da un lato c’è stato un invito alla misericordia, dall’altro il magistero della Chiesa non è mai cambiato davvero. Un’ambiguità che ha generato discussioni e riflessioni a ogni latitudine.

Il cibo tossico da evitare
Ma tra le tante riflessioni di Papa Francesco, il cibo è stato davvero uno specchio della sua visione del mondo. La sua Enciclica “Laudato Sii” è un invito a ripensare ogni gesto della vita quotidiana, incluso ciò che mangiamo. Il suo appello è sempre stato chiaro: la frugalità come forma di rispetto, per sé stessi e per la Terra. Il suo commiato lo scorso 21 aprile ha riacceso la luce su queste parole, e sul senso profondo che aveva dato al cibo come dono e come simbolo di vita. Fondazionedietamediterranea.it ha diffuso la notizia.
“Dimmi come mangi e ti dirò che anima possiedi”, affermava. Mangiare bene non significa lusso, ma equilibrio, condivisione, sobrietà. La gola, secondo lui, era un vizio devastante perché uccide il pianeta. Infatti, i cibi da evitare sono quelli estranei alla dieta mediterranea: per il pontefice, questa era l’esempio perfetto di cibo, semplice, nutriente, accessibile. E lui stesso mangiava così: pane, formaggio, pizza, pesce, verdura di stagione. Preferiva il gelato ai dolci sofisticati. Raccontava dei nonni, del pane baciato prima di portarlo a tavola, della madre che cucinava pur essendo paralizzata.