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Stadio AS Roma: perché è necessario

La realizzazione del nuovo impianto costituirà un importante passo in avanti per lo sport italiano

Il momento che vive lo sport nel nostro paese, e il calcio in particolare, non è dei migliori. Se ne dibatte ormai da anni e i problemi sono sempre gli stessi: scarsi risultati sportivi nelle competizioni internazionali, violenza negli stadi, difficoltà economiche dei club, incapacità di attrarre campioni dall’estero e stadi fatiscenti.

La Juventus, con la costruzione del suo nuovo impianto inaugurato nel 2011, ha visto migliorare significativamente i risultati economici, riducendo le perdite e facendo dello stadio una delle voci attive del proprio bilancio. La realizzazione dello Juventus Stadium è inoltre stata premiata dalla UEFA con l’assegnazione della finale di Europa League dello scorsa stagione. Ma il club torinese è finora l’unico, tra le grandi squadre italiane, ad avere uno stadio moderno, funzionale e soprattutto di proprietà.

Società come la Roma, il Napoli, l’Inter e il Milan sono costrette a pagare ogni anno un affitto, chi al Coni e chi al Comune, per disputare le partite in stadi obsoleti, che non permettono una buona visuale a chi siede sugli spalti e la cui capienza è spropositata rispetto al numero di spettatori. I maggiori club europei dispongono invece di stadi moderni e funzionali, forniti di bar, ristoranti, musei e servizi. Molti di questi stadi vengono addirittura visitati da turisti di tutto il mondo quando non vi sono gare in programma.

Questo turismo sportivo, in Italia completamente assente, non porta solamente introiti alle società di calcio, ma genera anche posti di lavoro e ricchezza per le città che dispongono di questi impianti sportivi. Lo stadio del Real Madrid, il celebre Santiago Bernabeu, riesce ad attrarre con il suo museo la bellezza di 900.000 turisti all’anno disposti a pagare 20 euro per visitare spogliatoi, spalti, e bacheche ricche di trofei. È il quarto museo più visitato della Capitale spagnola, ed è ampiamente sponsorizzato da tutti gli uffici turistici della città. Il museo del Barcellona, situato anch’esso nello stadio del club, riceve un numero ancora maggiore di visitatori: nel 2011 i turisti che visitarono il Camp Nou furono oltre 1.600.000. Lo stesso accade in Inghilterra e in Germania.

Poi ci siamo noi, l’Italia, con lo spettacolo degli spalti vuoti ogni domenica, con interi settori dei nostri impianti chiusi perché pericolanti, e situazioni grottesche come quella del Cagliari Calcio, che non potendo giocare le gare casalinghe nel suo stadio perché dichiarato inagibile, finì la stagione 2011-2012 disputando le ultime gare “in casa” addirittura a Trieste!

La notizia della via libera da parte del Comune alla costruzione del nuovo stadio della Roma, arrivata a pochi giorni dalla candidatura della Capitale per le Olimpiadi del 2024, è dunque positiva per lo sport italiano e per il paese nel suo insieme. Non mancano però le proteste di chi è contrario ad ospitare grandi eventi sportivi in Italia temendo episodi di corruzione. Inutile candidarsi per le Olimpiadi o costruire impianti moderni, servirebbero solo a ai professionisti del malaffare: questa la tesi dei contrari. Forse sono troppo ottimista o troppo ingenuo, ma credo che la rinuncia preventiva sia un errore. Con la giusta vigilanza atta a impedire nuovi scandali, la candidatura della Capitale per le Olimpiadi e la costruzione di un nuovo stadio per la Roma potrebbero rappresentare una grande occasione per il rilancio del nostro sport.

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