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Se il Governo Meloni piange, l’opposizione dem non ride

Sui balneari il centrodestra inizia (forse) a capire l’errore di aver avallato il Mattarella bis: ma la Schlein nuova segretaria del Pd è una garanzia per l’attuale maggioranza

Giorgia Meloni ed Elly Schlein, Governo e opposizione

Giorgia Meloni ed Elly Schlein

Come anticamente per le rivali Atene e Sparta, oggi se il Governo del Premier Giorgia Meloni piange l’opposizione dem non ride. Nel primo caso, prevedibilmente, vi sono molteplici fronti aperti, alcuni ereditati (su tutti, il caro bollette), altri autoprodotti (come il caso Cospito). L’ultimo in ordine cronologico riguarda i balneari.

Giorgia Meloni ed Elly Schlein, Governo e opposizione
Giorgia Meloni ed Elly Schlein

Come infatti riporta l’Adnkronos, il Decreto Milleproroghe recentemente approvato, tra le altre cose, prolunga fino a fine 2024 le concessioni demaniali. Norma che irrita (eufemismo) Bruxelles e su cui – di conseguenza – Sergio Mattarella ha chiesto modifiche, con Palazzo Chigi che ha assicurato «attenzione e approfondimento».

In pratica è una retromarcia su Roma decisamente avvilente, perché se si sfida l’Europa bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo. Non foss’altro per non dare l’impressione di aver solo voluto offrire un (apparente) contentino agli aficionados.

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

In ogni caso, forse ora il centrodestra (almeno quello verdazzurro) inizierà finalmente a rendersi conto di quale errore abbia commesso ad avallare il bis quirinalizio. Con oltre un anno di ritardo e fuori tempo massimo, ma meglio tardi che mai.

Se il Governo piange, l’opposizione non ride

In una situazione simile, come scrivevamo qualche tempo fa, alla minoranza basterebbe approfittare delle difficoltà della maggioranza. Invece il Pd è riuscito nell’impresa di perdere perfino le Primarie del Pd, consegnando il Nazareno nelle mani di Elly Schlein. Che fino a un paio di mesi fa non aveva nemmeno la tessera dem.

Stop politically correct
Stop politically correct

Questo, comunque, è il meno. Il punto vero è che la neo-segretaria incarna tutto quanto di radical chic e di politically correct esiste. Il che significa che sponsorizza istanze (dall’ambientalismo ai presunti diritti civili) che piacciono “alla gente che piace”, molto meno alla gente che vota.

In buona sostanza, la deputata svizzera è la miglior garanzia per l’alleanza FdI-Lega-Forza Italia di restare al Governo ad libitum al netto dei propri sbagli. Mille(proroghe) e una notte.