Prima pagina » Cultura » Santi Pietro e Paolo, alla scoperta dei due patroni di Roma

Santi Pietro e Paolo, alla scoperta dei due patroni di Roma

Il primo Papa e l’Apostolo delle Genti ebbero storie diverse, ma furono uniti dalla fede in Gesù: e secondo la tradizione furono martirizzati lo stesso giorno, di 29 giugno

Santi Pietro e Paolo

Santi Pietro e Paolo (© Хомелка via Wikimedia Commons)

Di 29 giugno, la Città Eterna si ferma per omaggiare i suoi patroni, i Santi Pietro e Paolo. Le radici profonde della Chiesa Cattolica, che ebbero storie molto diverse e per certi versi anche contrastanti. Ma furono uniti dall’amore per Nostro Signore Gesù Cristo, nonché da un comune destino… Capitale.

Santi Pietro e Paolo
Santi Pietro e Paolo (© Хомелка via Wikimedia Commons)

Alla scoperta dei Santi Pietro e Paolo

I Santi Pietro e Paolo, come spiega l’Agenzia Dire, furono le vittime più illustri delle persecuzioni anticristiane di Nerone. Secondo la tradizione, vennero martirizzati lo stesso giorno, per l’appunto un 29 giugno, verosimilmente del 67 d.C., come attestano San Clemente e San Girolamo.

Busto di Nerone
Busto di Nerone (© Cjh1452000 via Wikimedia Commons)

È possibile che si tratti di una data convenzionale, scelta per rimpiazzare l’antica celebrazione pagana del dio Quirino, identificato col mitico fondatore Romolo. Non si può inoltre escludere che la ricorrenza rimandi alla traslazione delle reliquie dei due giganti della fede nelle Catacombe di San Sebastiano. Un trasferimento “obbligato” dalle persecuzioni dell’Imperatore Valeriano, e avvenuto, come riporta La Nuova Bussola Quotidiana, il 29 giugno 258. Un secolo dopo, comunque, San Silvestro ripristinò le sepolture originarie, dove ora sorgono le Basiliche dedicate a San Pietro (in Vaticano) e San Paolo (sulla via Ostiense).

Basilica di San Pietro
Basilica di San Pietro (© Alvesgaspar via Wikimedia Commons)

Vale la pena evidenziare come alcuni scavi archeologici commissionati da Papa Pio XII portarono a una scoperta importantissima in corrispondenza dell’altare della Basilica di San Pietro. Un’edicola recante il graffito Πετρ(ος) ενι, ovvero “Pietro è qui” in greco, con resti umani risalenti al I secolo e riconducibili a un uomo sui 60-70 anni. Benché non siano prove schiaccianti, sono comunque forti indizi in favore della possibilità che quella sia realmente la tomba del primo Papa.

Papa Benedetto XVI
Papa Benedetto XVI (1927-2022). © Marco Bray via Wikimedia Commons

Risale invece al 2009 la prima ricognizione canonica effettuata nel sarcofago del discepolo “missionario”, all’interno della Basilica di San Paolo fuori le mura. I frammenti ossei esaminati in quell’occasione risultarono appartenere, come scrisse il Corsera, a una persona vissuta tra il I e il II secolo. «Ciò sembra confermare l’unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell’Apostolo Paolo» commentò nella circostanza un emozionatissimo Papa Benedetto XVI.

Strade molto diverse

Alla loro ultima testimonianza, però, i due pilastri del Cristianesimo giunsero percorrendo strade piuttosto divergenti, come precisa Famiglia Cristiana. Il Pescatore di uomini, nato Simone, figlio di Giovanni, fu il Principe degli Apostoli, a cui Gesù affidò la missione di guidare la comunità nascente. Divenuto depositario delle chiavi del Regno dei Cieli, venne crocifisso come il Messia. Chiese e ottenne però di essere posto a testa in giù, non ritenendosi degno di morire in modo identico al Figlio di Dio.

Caravaggio - Crocifissione di San Pietro
Caravaggio – Crocifissione di San Pietro (Roma, Santa Maria del Popolo, 1600-01). © Alvesgaspar via Wikimedia Commons

Saulo di Tarso, invece, in gioventù fu un feroce oppressore dei primi cristiani, fino alla celeberrima conversione sulla via di Damasco. Da quel momento divenne l’Apostolo delle Genti, colui che comprese la dimensione universale del messaggio evangelico, chiamando alla conversione anche i gentili.

Caravaggio - Conversione di San Paolo
Caravaggio – Conversione di San Paolo (Roma, Santa Maria del Popolo, 1600-01). © Masur via Wikimedia Commons

Essendo cittadino romano, venne decapitato (poiché questa forma di pena capitale era considerata più dignitosa), presso le Aquae Salviae, sull’antica via Laurentina. In base a quanto si tramanda, la sua testa rimbalzò tre volte dopo l’esecuzione, e ogni urto col terreno fece miracolosamente zampillare una fonte d’acqua. Su questo luogo sarebbe in seguito stata edificata l’Abbazia delle Tre Fontane.

Gli eventi romani per il giorno dei Santi Pietro e Paolo

Come ogni anno, sono molti gli eventi predisposti nell’Urbe, come rileva Il Faro, per onorare i Santi Pietro e Paolo. A partire dall’Infiorata Storica di Roma in piazza San Pietro, che riparte dopo un anno di assenza così come la regata di canottaggio sul Tevere. Confermatissimi invece, aggiunge Tag 24, il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri e Sbandieratori e la Girandola di Michelangelo, lo spettacolo pirotecnico allestito sulla Terrazza del Pincio. Inoltre, tutti i musei di Roma resteranno aperti, con la sola eccezione dei Musei Vaticani.

Girandola di Michelangelo per onorare i Santi Pietro e Paolo
Girandola di Michelangelo (immagine dalla pagina Facebook “La Girandola di Roma”)

Buona solennità a tutti i nostri lettori capitolini!