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Roma. Zone 30, si può! Pronto il progetto per mille strade

Ridurre la velocità per aumentare la sicurezza urbana: il piano del Campidoglio

Auto-Finanzarapisarda-romait.it

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Roma si avvicina sempre di più ai modelli europei in tema di mobilità e sicurezza stradale. Su impulso diretto del sindaco Roberto Gualtieri, il Comune ha avviato un piano ambizioso per abbassare il limite di velocità da 50 a 30 km/h su mille strade della città entro la fine del 2025. L’obiettivo è senza dubbio ridurre gli incidenti, migliorare la vivibilità dei quartieri e trasformare la capitale in uno spazio urbano più accessibile e meno pericoloso per tutti.

Zone 30 a Roma, le prime strade coinvolte

L’iniziativa partirà dalle Zone a Traffico Limitato (ZTL), con una prima estensione in aree simboliche come il centro storico, Trastevere, Testaccio e San Lorenzo. Verranno poi individuate 40 strade per ciascun Municipio — 600 in totale — in prossimità di scuole, parchi, attraversamenti pedonali o aree ad alta densità pedonale. Un cambio di passo che mira a costruire una mobilità più sostenibile, anche grazie all’esperienza positiva già avviata in quartieri come Casal Monastero, Ostia e lungo l’Appia Antica, dove le Zone 30 sono state in parte realizzate o sono in fase di completamento.

L’intervento riguarda porzioni centrali e nevralgiche della città. Nella ZTL centrale, il nuovo limite interesserà la zona compresa tra piazza del Popolo, il Tevere, via Veneto e i Fori Imperiali. A Trastevere, l’area coinvolta si estende da via di Sant’Onofrio fino a via Giuseppe Garibaldi, includendo lungotevere Gianicolense, via Anicia e il Gianicolo. A Testaccio, la stretta coprirà il perimetro tra via Marmorata e via Aldo Manuzio, mentre a San Lorenzo il nuovo limite sarà applicato all’area racchiusa tra via Tiburtina e via di Porta Labicana.

Strade di Roma, 30 milioni di euro per la sicurezza stradale

L’introduzione dei 30 km/h è solo una delle leve su cui sta lavorando l’amministrazione. L’approccio è integrato e guarda anche al miglioramento delle infrastrutture pedonali, alla regolamentazione del traffico e all’attivazione di nuove isole ambientali nel cuore della città — da piazza Navona al Pantheon, da Trevi al Tridente — per le quali sono in corso studi di fattibilità tecnica ed economica.

A sostenere questa trasformazione è previsto un significativo aumento di fondi: oltre 30 milioni di euro aggiuntivi saranno destinati agli interventi sulla sicurezza stradale. Questo budget si somma a quelli già impegnati per la realizzazione di piste ciclabili, attraversamenti protetti e nuovi sistemi di sorveglianza.

Sebbene i dati ufficiali mostrino una riduzione degli incidenti stradali – con un calo del 15% delle vittime nei primi mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – il Campidoglio non abbassa la guardia. Già nel 2024 era stata registrata una diminuzione dell’8% rispetto al 2023, ma secondo il sindaco Gualtieri “non possiamo accontentarci, soprattutto se parliamo di vite umane”.

Durante una recente riunione operativa, alla presenza dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, della responsabile ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, del comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis e dei rappresentanti di Roma Servizi per la Mobilità e SIMU, è stato definito il cronoprogramma per estendere rapidamente il modello Roma 30 in tutta la città.