Roma trasporti: Metro C, dal 13 dicembre la nuova fermata al Colosseo
Apre la tratta San Giovanni–Colosseo/Fori Imperiali. Concluso il pre-esercizio, si guarda già alle sfide della futura stazione Venezia
Dal 13 dicembre la Metro C aprirà al pubblico nella tratta San Giovanni–Colosseo/Fori Imperiali, portando per la prima volta la linea nel cuore dell’area archeologica più conosciuta al mondo. La data, già circolata da qualche settimana, è stata confermata dall’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè.
Metro C in partenza
Si conclude l’8 dicembre il periodo di pre-esercizio, 45 giorni di test tecnici e operativi necessari per verificare l’affidabilità dei sistemi di bordo, della linea e del traffico ferroviario prima dell’avvio del servizio commerciale. Una procedura standard nelle grandi opere su ferro, che serve a ridurre al minimo il rischio di criticità nei primi giorni di apertura al pubblico.
Con l’arrivo al Colosseo la linea progettata per collegare il quadrante sud-est della Capitale con il centro storico entra in una nuova fase. La fermata Fori Imperiali, incastonata tra monumenti unici, ha un valore evidentemente simbolico ma anche concreto: avvicina quartieri popolosi e periferici a una delle zone più visitate d’Italia senza passare necessariamente per la superficie congestionata dal traffico della Capitale.
Come Odissea Quotidiana accompagneremo l’apertura con una visita guidata alla nuova tratta, con tappa nelle stazioni di Porta Metronia e Colosseo, l’iniziativa, pensata per vedere da vicino il lavoro fatto negli ultimi anni, sarà confermata con orari e dettagli nei prossimi giorni.
Metro C, stazione Colosseo. E il resto?
Se l’apertura al Colosseo rappresenta una notizia positiva, il lavoro sulla linea non si ferma. Dal 28 al 30 novembre la Metro C subirà interruzioni programmate in diversi tratti per consentire lavori di manutenzione sulla sede ferroviaria.
In dettaglio:
- il 28, dalle 21:30, sarà sospeso il servizio tra Centocelle e Pantano, sostituito dalle navette MC8;
- il 29 la circolazione sarà interrotta per tutta la giornata sulla stessa tratta, sempre con bus sostitutivi coordinati con le ultime corse da San Giovanni e Centocelle;
- Il 30 lo stop interesserà il tratto Giardinetti–Pantano, con navette MC9.
Per il 28 novembre è previsto anche uno sciopero del trasporto pubblico che potrà rendere non garantite le corse in alcune fasce orarie, complicando ulteriormente gli spostamenti.
Parallelamente ai lavori in corso, si guarda già alla prossima tappa: la stazione Venezia. L’avanzamento della seconda macrofase del cantiere ha riacceso il dibattito su come dovrà essere ripensata l’area una volta conclusi i lavori. Lo stesso sindaco Roberto Gualtieri, insieme all’assessore Patanè, ha chiarito che la riqualificazione della piazza non sarà un intervento ordinario, ma dovrà passare attraverso un concorso internazionale di architettura. Una scelta che ha l’obiettivo di garantire un progetto di alto profilo per uno degli snodi urbani più importanti della città.
Le aspettative sono alte perché gli interventi in superficie legati alla Metro C negli anni scorsi, non sempre hanno convinto. Piazza dei Mirti e piazza delle Gardenie, completamente ridisegnate, sono state spesso criticate dai residenti per l’eccessiva apertura e la carenza di verde e ombra, trasformandosi nei mesi estivi in spazi poco vivibili. A San Giovanni, via La Spezia è stata restituita al traffico in una forma che ha lasciato perplessi molti cittadini, nonostante la corsia preferenziale introdotta abbia almeno parzialmente razionalizzato la circolazione.
Il caso più emblematico resta quello dell’area del Colosseo: nonostante la pedonalizzazione dei Fori Imperiali avviata nel 2014, la strada è tornata in alcuni tratti a tre corsie per senso di marcia, scelta che molti osservatori hanno interpretato come un passo indietro rispetto alla trasformazione urbana immaginata inizialmente.
Sul futuro di Piazza Venezia, in particolare, negli ultimi anni non sono mancate idee e contro-idee. L’amministrazione Raggi aveva ipotizzato una pedonalizzazione parziale che estendesse il percorso pedonale dell’Altare della Patria, collegandolo alla futura tramvia dei Fori poi cancellata. Ancora prima era stata presa in considerazione una rotatoria tranviaria per collegare la linea 8 con la futura Metro C, soluzione poi superata. Da ultimo è arrivata anche la proposta Metrovia, che punta a dare più spazio ai pedoni mantenendo comunque una quota di circolazione automobilistica sul lato del Palazzo omonimo.
A oggi non esiste ancora un progetto definitivo e molto dipenderà dalla capacità delle prossime amministrazioni di guidare la conclusione del cantiere e la restituzione della piazza alla città. È un tema che riguarda non solo Venezia ma anche altri luoghi simbolici come Porta Maggiore o Piramide: spazi di grande valore storico che spesso finiscono per essere trattati più come snodi del traffico che come luoghi di socialità urbana.
Con l’apertura della nuova tratta, Roma si avvicina a un sistema di trasporto più moderno ed attrattivo, ma, sebbene l’arrivo al Colosseo non risolva tutti i problemi, rappresenta un passo verso un servizio pubblico più solido. Molto dipenderà da come la città saprà gestire gli spazi che la metro restituisce in superficie: non semplici luoghi di attraversamento, ma parti vive della città.
Cosa ne pensate dell’arrivo della Metro C al Colosseo e delle trasformazioni urbanistiche in corso? Diteci la vostra nei commenti e continuate a seguire Odissea Quotidiana per aggiornamenti e approfondimenti sul trasporto pubblico romano.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana
