Roma sprofonda, mezza città dichiarata a rischio: i quartieri più pericolosi sonno osservazione costante | Case invendibili e famiglie nel panico

Trenitalia - Romait.it (Fonte Depositphotos)
Attenzione a tutti i cittadini di Roma: la loro casa potrebbe essere a rischio e dovremmo tutti preoccuparci.
Roma è in allarme. Non si tratta di un semplice disservizio urbano, né dell’ennesimo episodio di incuria amministrativa. C’è qualcosa di più grande che incombe sulla Capitale, qualcosa che scuote le fondamenta stesse della città. I cittadini, in alcune zone, vivono nel terrore quotidiano. Case svalutate, vie transennate, sirene che si accendono per monitorare la stabilità del terreno.
Interi quartieri si ritrovano in una condizione sospesa, dove ogni pioggia intensa può trasformarsi in un incubo. Le famiglie iniziano a fuggire, i cartelli vendesi restano fissi per anni senza alcuna chiamata. La paura serpeggia tra i marciapiedi e nei gruppi di quartiere sui social, mentre cresce la sensazione di essere stati dimenticati dalle istituzioni.
Quello che sta accadendo a Roma è un campanello d’allarme per l’intero paese. Se nemmeno la Capitale è al sicuro, allora quali speranze restano per i centri più piccoli? L’urgenza è palpabile, ma la sensazione più diffusa è l’impotenza. Eppure, le cause di questo lento collasso affondano le radici anche in fenomeni più ampi e globali.
Cosa succede in Italia?
L’Italia è da tempo al centro di eventi climatici sempre più estremi. L’innalzamento delle temperature, l’alternanza tra periodi di siccità assoluta e piogge torrenziali, hanno reso il nostro territorio una polveriera pronta a esplodere. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli episodi di alluvioni, grandinate fuori stagione, frane improvvise e smottamenti. La natura sta reagendo con violenza agli abusi subiti.
Il riscaldamento globale non è più un concetto astratto o relegato ai vertici internazionali. È un fenomeno tangibile che entra nelle case delle persone, danneggia infrastrutture, distrugge coltivazioni, e ora mette a rischio la vivibilità stessa delle nostre città. E Roma, purtroppo, non fa eccezione.

Roma sprofonda
Il cuore del problema si chiama dissesto idrogeologico. Nella Capitale, secondo i dati aggiornati dell’Ispra, sono 144mila le persone che vivono in aree a rischio alluvione. A differenza delle frane, che qui hanno avuto un’incidenza relativamente bassa nel tempo, le esondazioni rappresentano la vera minaccia per Roma. Il database nazionale IFFI segnala oltre 636mila frane in Italia, ma nella Capitale gli episodi significativi sono stati poco più di una decina.
Il problema vero, quindi, è l’acqua. Le zone a rischio sono ben note: la piana del Tevere, l’area dell’Aniene, e tutti i territori che si estendono nel quadrante sud-ovest della città. Fiumicino, Ostia, Acilia, Castel Porziano, Casal Palocco e la Longarina sono sorvegliati speciali. E in queste zone, le case si svalutano, i mutui si bloccano, e le famiglie vivono con il fiato sospeso, aspettando il prossimo allarme. Il tutto è diffuso da Romatoday.it.