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Roma, serata omaggio al Piper per i 50 anni dal live dei Pink Floyd

Un concerto e una mostra sui Pink Floyd per ricordare i loro primi spettacoli a Roma al Piper Club, 50 anni dopo sullo stesso palco si rinnovano le atmosfere rarefatte…

Il Piper Club è salvo e, scongiurata qualsiasi ipotesi di chiusura, festeggia il 19 aprile 2018 con una serata omaggio ai 50 anni dei Pink Floyd, che nel 1968 tennero 4 indimenticabili concerti tra le storiche mura del locale di Via Tagliamento, oggi felicemente restituito alla città. Un evento unico, un concerto e una mostra sui Pink Floyd per ricordare i loro primi spettacoli a Roma al Piper Club il 18 e 19 aprile 1968.

Quattro illustri sconosciuti, Roger Waters, Rick Wright e Nick Mason, con la strana eleganza di David Gilmour a riempire un po’ l’assenza di Syd Barrett, il cui pazzo splendore era ormai tristemente deflagrato, conquistano un giovane pubblico in piedi, quasi inconsapevole dell’accadimento e tuttavia elettricamente coinvolto.

Orbitando tra le sonorità e i chiaroscuri concertati da cinque eccezionali musicisti, 50 anni dopo sullo stesso palco e con l’aiuto dei Lunatics si rinnovano le atmosfere rarefatte e le visioni che caratterizzarono la storica esibizione al Piper Club, per un concerto dal sound aggressivo e vitale. I Pink Floyd in piu’ occasioni hanno ricordato il Piper Club.

Il 19 aprile del 2016 sulla loro pagina facebook hanno definito il club: “quello strano locale che si trovava in una grotta con una lunga scala per accedervi”. Pochi mesi fa Rogers Waters durante la conferenza stampa della mostra ‘The Pink Floyd Exhibition’ ha detto a tutti i giornalisti presenti: “noi suonammo al Piper Club a pochi metri da qui”. A riproporre le hit dei Pink Floyd sul palco del Piper il 19 aprile 2018 saranno Eugene&The Pink Floyd Sound: Giacomo Anselmi (chitarre, voce), Giovanni Di Caprio (chitarre), Fabio Fraschini (basso), Giovanni Gregori (batteria), capitanati da Eugenio Valente aka Eugene (voce, tastiere).

Personaggio in vista della scena musicale italiana, eclettico compositore e cantante, artista elettronico- sperimentale- pop avantgarde, nonché produttore, Eugene nel 2009, lavora presso i famosi Britannia Row Studios nel ruolo di turnista alle tastiere, avendo cosi’ l’opportunita’ di utilizzare alcuni degli strumenti con cui gli stessi Pink Floyd suonarono al tempo, compreso un organo appartenuto a Rick Wright.

Numerosi i suoi live set europei, affiancati da recenti produzioni americane a livello di colonne sonore ed EP. Collabora da alcuni anni con il pioniere americano della video arte Gary Hill a progetti audio e video, con il comune denominatore dei sintetizzatori analogici. Fra gli altri membri, è nota l’appartenenza di Giacomo Anselmi alla band di culto Goblin Rebirth, insieme con i membri originali Fabio Pignatelli e Agostino Marangolo.

Giovanni Di Caprio ha preso parte a numerose tournée internazionali al seguito di artisti italiani e partecipato alla realizzazione di colonne sonore per fiction e film, in collaborazione con Fabio Frizzi. La qualità dell’esecuzione del gruppo è testimoniata anche da tanti piccoli aneddoti, come quello di quando la radio tedesca L- Radio, ascoltando dei vecchi MP3 di loro registrazioni live, le scambiò per bootleg originali dei Pink Floyd tanto erano si’ perfetti, ma anche lisergici, colorati e potenti senza però risultare affettati nel tentativo della riproduzione fedele puramente tecnica, a scapito dell’estro personale di ciascun musicista.

Insieme al live anche la mostra a cura de ‘The Lunatics’, associazione, che raggruppa alcuni tra i più famosi collezionisti italiani dei Pink Floyd. Ideato come club nel 2001 da Mr. Pinky, alias Stefano Tarquini, per un continuo scambio di informazioni dettagliate e approfondite sulla discografia, il gruppo e’ stato potenziato nel 2007 con l’ingresso di amici collezionisti, i ‘Lunatics’ Riccardo Verani e Stefano Girolami, avendo come altro scopo quello di far conoscere meglio il mondo del vinile a tutti i fans della band. In seguito, il club è stato aperto ad altri tipi di collezionismo- aspetti importanti della cultura “floydiana”- come i poster, tour programs e memorabilia, con il contributo di Danilo Steffanina e ogni tipo di pubblicazione, libri e giornali grazie all’apporto di Nino Gatti, coinvolgendo i più importanti collezionisti italiani e stranieri. Una serata unica, quella del 19 aprile 2018, dalle 22, per celebrare i 50 anni di Pink Floyd al Piper Club e – soprattutto – per festeggiare la definitiva restituzione alla citta’ di un locale, che ne ha caratterizzato la vita notturna e le nuove tendenze. (Ag. Dire)

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