Prima pagina » Cronaca » Roma. Referendum 8-9 giugno, a voto anche i fuori sede: accolte 9500 richieste

Roma. Referendum 8-9 giugno, a voto anche i fuori sede: accolte 9500 richieste

Diritto esteso anche ai cittadini non residenti. Bugarini: “Garantito un servizio costituzionale fondamentale”

Schede Referendum

Roma Capitale ha accolto oltre 9.500 richieste presentate da cittadini non residenti nella città metropolitana ma temporaneamente presenti nella Capitale per motivi di studio, lavoro o salute. Una platea ampia e variegata, composta da studenti universitari, lavoratori pendolari di lungo termine e pazienti in cura, che potrà partecipare regolarmente alle prossime consultazioni referendarie senza dover affrontare il disagio di un rientro nel proprio Comune di residenza.

Voto ai fuori sede a Roma, il dato

Il dato ufficiale recita che sono 9.534 le domande complete e valide ricevute dagli uffici elettorali di Roma Capitale. Di queste:

  • 4.994 provengono da studenti fuori sede, giovani che vivono a Roma per motivi accademici e che, grazie a questa opportunità, potranno esprimere il loro voto nella città in cui stanno costruendo il proprio futuro;
  • 4.449 sono state presentate da lavoratori, spesso trasferiti temporaneamente per incarichi, progetti o contratti a termine, che ora non dovranno interrompere le loro attività per esercitare un diritto essenziale;
  • 91 domande arrivano da cittadini in città per cure mediche, un numero piccolo ma significativo, che testimonia un’attenzione concreta anche alle situazioni più fragili.

Si tratta di una novità importante, resa possibile da una recente apertura normativa, che permette a chi soggiorna per almeno tre mesi in una città diversa da quella di residenza di partecipare al voto referendario in loco.

Bugarini: “Garantito un diritto costituzionale fondamentale”

Chi è stato ammesso a votare fuori sede riceverà entro il 3 giugno un’attestazione ufficiale da parte di Roma Capitale. Questo documento conterrà l’indirizzo e il numero della sezione elettorale presso cui potrà recarsi per votare.

Ma prima, sarà necessaria una verifica: i Comuni di residenza dei richiedenti dovranno confermare il possesso del diritto di elettorato attivo, cioè che la persona sia regolarmente iscritta nelle liste elettorali e abbia diritto al voto. Solo dopo questa conferma si potrà procedere alla registrazione presso la sezione romana designata.

“Oltre 9.500 persone che, pur non essendovi residenti, si trovano nella nostra città per un periodo di tempo abbastanza lungo, e che avrebbero avuto difficoltà a tornare a casa per poter votare per i prossimi Referendum, potranno farlo qui” – ha dichiarato Giulio Bugarini, assessore al Personale e ai Servizi anagrafici ed elettorali. “Ci siamo impegnati – ha continuato Bugarini – perché a tutti questi cittadini fosse garantito un diritto costituzionale fondamentale, quello di potersi esprimere attraverso il voto, e siamo molto soddisfatti di averli potuti aiutare.”