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Roma, protesta tassisti il 27 ottobre: “Fateci lavorare integrando Pubblico e Protezione Civile”

Protesta dei tassisti oggi 27 ottobre a Roma, davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Integrare pubblico e privato, ascoltateci”

protesta tassisti

Protesta dei tassisti. Oggi, martedì 27 ottobre alle 17:00 davanti al Ministero dell’Economia e Finanze si riuniranno i tassisti per esprimere i loro disagi e le loro richieste in seguito alle restrizioni anti-Covid che hanno di fatto bloccato la rete dei servizi e quindi dei trasporti.

Abbiamo intervistato Riccardo Cacchione, portavoce del sindacato USB, “Unione Sindacale di Base, settore Taxi”. Ci ha raccontato una situazione davvero drammatica per il servizio taxi della capitale.

Ci spieghi quale situazione state vivendo e come è cambiato il vostro lavoro con la pandemia da Sars-coV-2 e le norme anti-contagio che ne sono derivate.

“Nel luglio 2019 l’aeroporto di Fiumicino registrava 4 milioni e 400 passeggeri, oggi 800mila passeggeri. Cioè è rimasto il 20% del lavoro proveniente dal turismo. Ripeto, non è calato del 20%, ma il 20% è quanto è rimasto. L’aeroporto chiamava almeno 4mila auto al giorno, oggi non ne chiama 400. Questo solo per ciò che riguarda il turismo.

I turni prevedono giorni di lavoro alternati, un giorno si e uno no, nonostante questo in qualsiasi parcheggio Taxi di Roma il tempo di attesa tra una corsa e l’altra è in media di 45 minuti/un’ora. Congressi e conferenze non sono permessi, i ristoranti bar e locali non lavorano la sera, quindi di fatto non ci sono spostamenti e quindi corse dal tardo pomeriggio. Cinema e teatri sono chiusi e con questo ci hanno dato il colpo di grazia. Strade dove non si passava per tavolini e traffico pedonale, ora sono desolate ad ogni ora come fosse notte fonda”.

Avete fatto proposte a Ministero trasporti, sindaca Raggi e altri?

“Non abbiamo fatto altro!

La legge stabilisce che il servizio taxi è complementare e integrativo del servizio pubblico di linea. Per questo noi abbiamo sottoposto più volte a Ministero dei Trasporti, al Ministero dell’Economia e Beni Culturali, diverse proposte. Possiamo trasportare i soggetti fragili e con patologie, oppure gli infermieri e medici, oppure gli insegnanti. Abbiamo proposto di integrare il nostro servizio trasporto con quello delle categorie strategiche.

Ma la cosa più frustrante è che non abbiamo ricevuto risposta. Siamo stati totalmente ignorati. Non hanno neppure bocciato le nostre proposte!

Abbiamo proposto dei buoni taxi, come quelli pasto ma per i trasporti, poer i quali una cifra di 5 euro è mesa dal cittadino e il resto dal Comune ma nessuno sa se abbiano almeno letto queste iniziative. Ci siamo offerti per svolgere il trasporto di mascherine e presidi medici dove mancano, dato che c’è un problema di approviggionamento. Abbiamo chiesto di associarci alla Protezione Civile per offrire al loro lavoro dei servizi in cooperazione.

I trimestri di Inps e Inail arrivano lo stesso ma non abbiamo soldi per la spesa”

La protesta nazionale dei tassisti oggi a Roma

Avete ricevuto sussidi e sostegno dal lockdown fino ad oggi? Cosa chiedete questo pomeriggio?

“La sindaca ci ha regalato quattro colombe e due mascherine di tovagliolo. Siamo 35mila famiglie reali da mantenere, con spese e tasse.

Abbiamo ricevuto 600euro, poi 1000 e poi 600 dal governo, con una mano. Con l’altra mano dobbiamo pagare Inps e Inail, che sono 3mila euro. La regione ci ha dato 800 euro, previsti a giugno ed effettivamente ricevuti solo a ottobre. Oggi davanti al ministero dell’Economia chiediamo di essere ascoltati. La richiesta a livello nazionale è che sgravi Inps e Inail e che si avvii un processo che ci permetta di lavorare in sinergia tra trasporto pubblico e privato”.

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