Roma, presentato in Campidoglio il programma del Rome Summer Fest 2025
Circa 70 appuntamenti in 3 mesi e tanti nomi altisonanti: è stata resta nota la prima parte della line up. Presenti anche svariate novità

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Nel cuore di Roma, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, tornerà a risuonare la colonna sonora dell’estate. Il Roma Summer Fest 2025 si prepara a un’edizione tra le più ambiziose di sempre, con 70 appuntamenti in tre mesi, una lineup che attraversa generi, culture e generazioni e un titolo – “We are the sound” – che è dichiarazione d’intenti e invito a sentirsi parte di un’onda sonora collettiva.
Rome Summer Fest, i nomi degli artisti
Presentato ieri mattina in Campidoglio, nella Sala delle Bandiere, alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri, dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, del Presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti e dell’AD della Fondazione Musica per Roma Raffaele Ranucci, il festival conferma la sua vocazione internazionale e il suo ruolo centrale nel panorama culturale romano.
Ci saranno nomi che non hanno bisogno di presentazioni: Sting (7 luglio), Patti Smith (15 settembre), gli Skunk Anansie (8 luglio), Nile Rodgers & Chic (15 luglio), i Stereophonics (29 agosto), Steve Hackett (6 settembre). Ma anche artisti italiani capaci di riempire piazze e palazzetti, da Loredana Bertè a Diodato, da The Kolors a Serena Rossi.
Tra le novità di quest’anno, l’apertura alla musica elettronica, affidata a uno dei suoi interpreti più acclamati: sarà infatti Black Coffee, icona globale del sound afro-house, a inaugurare la stagione il 18 maggio, con una preview che anticipa lo spirito contaminato e trasversale del festival.
Un’altra novità riguarda i Giardini Pensili dell’Auditorium, che dal 2 giugno si trasformeranno in un palcoscenico notturno per DJ set e performance elettroniche, con una line up che punta a rinnovare l’estetica del festival e ad attrarre un pubblico giovane e cosmopolita.
Gualtieri: “Roma si mostra più moderna e vivace”
Il festival non si limita ad accogliere grandi nomi. Punta a un commistione calibrata di star affermate e nuove voci, promuovendo una visione democratica e inclusiva della cultura. In programma anche Serena Brancale (7 giugno), Benji & Fede (17 settembre), e molti altri ancora, con un’attenzione specifica alle voci emergenti della scena italiana contemporanea.
“Il Roma Summer Fest – ha dichiarato il sindaco Gualtieri – rappresenta una delle esperienze culturali più importanti dell’estate capitolina. Attraverso la musica, Roma si mostra nella sua veste più moderna, vivace, internazionale”. La manifestazione, che dal 2018 ha trovato casa nella cavea progettata da Renzo Piano, è cresciuta fino a diventare uno degli eventi musicali di riferimento in Europa, capace di competere con festival ben più datati e strutturati.
L’Auditorium si conferma così centro pulsante della vita culturale romana, con un programma che si estende fino alla Casa del Jazz, coinvolta in questa edizione con una selezione di concerti di qualità e atmosfere più raccolte.