Roma, intitolato ad Ada Rossi un giardino pubblico di Vigna Clara: quando si terrà la cerimonia
Esponente partigiana, antifascista, era la moglie di Ernesto Rossi ed ebbe un ruolo determinante nella Resistenza

Roma, quartiere Vigna Clara
Nel quartiere di Vigna Clara, in Piazza Stefano Jacini, venerdì 9 maggio – Giornata dell’Europa – sarà ufficialmente intitolato ad Ada Rossi – con tanto di targa – uno dei giardini pubblici del quartiere. Una cerimonia sarà semplice ma mira a rafforzare memoria civile, e arriva proprio nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Ada Rossi, chi è e perchè la sua figura è importante
La proposta di intitolazione, approvata dal Consiglio del Municipio XV, riconosce il valore di Ada Rossi come figura chiave del Novecento italiano: partigiana, antifascista, pedagogista e federalista convinta, nonché compagna di vita di Ernesto Rossi, con cui condivise non solo l’impegno politico ma anche la missione di divulgare il Manifesto di Ventotene, tra i testi fondativi dell’ideale di un’Europa unita.
Ada Rossi nasce nel 1899 e attraversa tutto il secolo breve senza mai cercare riflettori. Ma il suo nome è legato a momenti cruciali della storia europea. Fu lei, insieme ad altri militanti clandestini, a diffondere le copie del Manifesto redatto da Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi – suo marito – nel confino di Ventotene, rischiando l’arresto e portando quel testo visionario nelle mani della Resistenza e delle nuove generazioni di democratici europei.
La sua militanza non fu confinata solo agli anni della guerra. Nel dopoguerra continuò a insegnare, a partecipare ai dibattiti politici e a sostenere il progetto federalista europeo, senza mai rinunciare alla coerenza delle proprie idee. Morì a Roma il 15 giugno 1993, proprio nella casa affacciata su Piazza Jacini. E lì, oggi, la memoria la riporta nel luogo che le fu familiare, come un filo che si riannoda tra il passato e il presente.
Torquati: “Gesto di riconoscenza e responsabilità”
“È un gesto di riconoscenza, ma anche di responsabilità – ha spiegato il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati – perché Ada Rossi è stata testimone e protagonista di una stagione in cui la libertà, l’unità e la democrazia erano conquiste da costruire ogni giorno. In un momento in cui questi valori sembrano di nuovo sotto attacco, crediamo sia giusto e doveroso onorare chi li ha difesi e resi possibili”.
La scelta della Giornata dell’Europa non è casuale. Il 9 maggio rappresenta il giorno in cui, nel 1950, la Dichiarazione Schuman pose le basi dell’attuale Unione Europea. Intitolare un giardino ad Ada Rossi proprio in questa ricorrenza significa dare un volto italiano e femminile al progetto europeo, troppo spesso percepito come distante o impersonale.