Roma, morto Guerrino Casamonica: le disposizioni per il funerale dell’esponente del clan
L’obiettivo è evitare lo show virale del 2015, quando si tennero in pompa magna i funerali di Vittorio Casamonica

Il funerale di Guerrino Casamonica, previsto per la giornata di oggi, mercoledì, a Roma, si svolgerà in forma strettamente privata. Lo ha deciso il Questore della Capitale, che ha comunicato ufficialmente la disposizione ai familiari più stretti e all’impresa funebre incaricata dell’organizzazione. Una misura non solo formale, ma pensata per prevenire qualsiasi forma di ostentazione pubblica, in linea con la strategia adottata negli ultimi anni dalle autorità romane per contenere il simbolismo esibito da certi ambienti criminali.
La motivazione è perentoria: “considerando le modalità esibitive che in passato hanno contraddistinto i riti funebri di alcuni membri della medesima famiglia”. È un riferimento diretto al clamoroso caso del 2015, quando Roma si svegliò sotto le immagini della carrozza trainata da cavalli, la colonna sonora del film Il Padrino suonata all’esterno della chiesa di San Giovanni Bosco e una pioggia di petali d’elicottero che accompagnò le esequie di Vittorio Casamonica, figura storica del clan.
Quella scena, diventata virale, non fu solo uno sfregio all’ordine pubblico, ma un messaggio indirizzato al territorio e a chi lo osservava da fuori: il potere dei Casamonica andava ostentato e celebrato.
Guerrino Casamonica, deceduto in ospedale all’età di 59 anni, era un esponente della famiglia omonima, considerata da anni uno dei nuclei centrali del sistema criminale di Roma Sud. La sua figura, meno mediatica rispetto a quella di altri membri, era comunque legata al tessuto organizzativo del clan, radicato tra le borgate dell’Appio, dell’Anagnina e di Romanina, con estensioni nei Castelli Romani.