Prima pagina » Cronaca » Roma, ingiustificabile: 12 licei pubblici rifiutano l’iscrizione a ragazzi disabili

Roma, ingiustificabile: 12 licei pubblici rifiutano l’iscrizione a ragazzi disabili

La mamma: “È stata un’odissea. Abbiamo contattato 12 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria”

Banchi e lavagna di scuola

Quattro mamme di ragazzi affetti da gravi disabilità cognitive hanno dovuto affrontare delle vere e proprie peripezie per consentire ai loro figli di frequentare un qualsiasi liceo di Roma nell’anno scolastico 2023/24. I giovani sono stati o direttamente rifiutati dagli istituti scolastici romani o non accolti per carenze di strutture di sostegno all’interno delle scuole, almeno stando al racconto delle mamme coinvolte. Il ministro dell’Istruzione Valditara ha disposto un’ispezione.

Il racconto di una delle madri

Quello che è accaduto nella Capitale ha dell’incredibile e la vicenda, a dir poco scabrosa, è stata ripercorsa da una delle madri. Ecco le parole della donna riportate da Tgcom24: “Non mi sarei mai aspettata di vivere una situazione simile. È stata un’odissea. Abbiamo contattato 12/13 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria. Il ministero faccia qualcosa”.

La donna, madre di un ragazzo di 15 anni con disabilità cognitiva, si è vista quindi rifiutare insieme ad altre tre mamme l’iscrizione dei ragazzi da istituti superiori di diversi indirizzi. I quattro ragazzi frequentano la stessa scuola media in quartiere di Roma nord.

Gli istituti coinvolti

La madre del ragazzo ha continuato a raccontare l’incresciosa vicenda passando al vaglio tutti gli istituti scolastici che hanno rifiutato l’iscrizione dei quattro giovani. Inizialmente la donna si era rivolta all’Istituto Emilio Sereni – liceo agrario – e come tale poteva essere più adatto per il figlio. Già in questo caso erano sorti i primi problemi e a febbraio è arrivato il no all’iscrizione.

Secondo quanto riportato dalle madri l’Istituto Sereni avrebbe rifiutato l’iscrizione dei ragazzi poiché questi “non appartenevano al bacino d’utenza della scuola”. La preside della scuola, denuncia sempre una mamma, “è stata sorda a qualunque appello anche da parte dell’Usr”.

Ma i licei contattati, oltre al Sereni, sono stati tanti altri e in diverse zone di Roma. Il Domizia Lucilla, il Vespucci, l’Istituto Enrico Fermi, il Pascal, il Calamandrei e il liceo scientifico Farnesina. E un’insegnante di sostegno, come riportato da Tgcom24, avrebbe detto: “Perché li dovete iscrivere in queste scuole? Una vale l’altra se non sono in grado di fare grandi cose”. Proprio da questo è partito l’appello al ministro Valditara affinché queste cose non si ripetano più.

La denuncia del PD e l’ispezione disposta da Valditara

La notizia ha generato una lunga scia di polemiche e commenti che, ovviamente, hanno toccato anche il terreno troppo spesso controverso della politica. L’esponente del PD Marco Furfaro, capogruppo del partito in Commissione Affari Sociali e membro della segreteria Schlein, ha così commentato: “Quattro ragazzi con disabilità gravi sono stati esclusi dalla scuola pubblica. Una circostanza gravissima. Per questo ho presentato un’interrogazione a Valditara”.

Intanto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, rispondendo all’appello delle madri, ha disposto un’ispezione immediata in tutti gli istituti coinvolti. L’obiettivo è fare luce sulle motivazioni che hanno spinto queste scuole a escludere i quattro ragazzi in questione. Se la vicenda fosse confermata – afferma Valditara – “il racconto dei genitori descriverebbe un quadro allarmante. Interverremo rapidamente per fare piena chiarezza su questa vicenda ed effettuare tutte le verifiche del caso rispetto a una questione così importante e delicata”.