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Roma, il parcheggio che non c’è. Ogni mattina è la storia della gazzella e del leone. Ce la farai?

A volte ti svegli di soprassalto e ti accorgi che sono già le 8:05 e hai lasciato l’auto senza contrassegno nelle strisce blu. Corri a pagare in pigiama

Auto della Polizia Roma Capitale

A Roma non ci sono posti auto, ci sarebbero ma nascosti oppure a pagamento e non sempre hai come pagare e soprattutto non ne hai molta voglia. Allora rischi, la multa, il carro attrezzi. Ogni mattina è una guerra, come la storia della gazzella e del leone. Ce la farai?

A Roma ogni automobilista ha un problema che lo attanaglia e non gli fa vivere bene la giornata. Un problema che supera qualsiasi altro problema, perché è il primo in una scala di problemi da cui discendono poi tutti altri, ma se venisse risolto lui, come d’incanto, si risolverebbero tutti gli altri: il parcheggio!

Il parcheggio: a Roma sono decenni che è sparito

Non si trova. Non si trova da anni intendiamoci, non è un fatto recente. Neanche mio padre lo trovava, forse mio nonno, si ma lui non aveva la macchina. Aveva la moto e la moto il parcheggio lo trova, o meglio, lo trovava. La lasciava sul marciapiedi, oppure tra due auto ma ora ci stanno attenti, anche avere una moto non è più come prima. Se sei di Roma più o meno sai come arrangiarti. Ci provi. Ci sono vari modi di parcheggiare senza pagare, ma rapidi, veloci, prima che arrivi l’ausiliare a farti la multa o a fartela portare via al deposito, che poi per recuperarla devi prima trovare il deposito, poi pagare, poi andare fin laggiù e fare la fila per recuperarla. Ricominciando da capo il girone dantesco del parcheggio sparito.

Lascio l’auto dove non si può

Sono tutti parcheggi a rischio. Ma il romano ama il rischio. Gli dà un non so che di brivido affascinante. Se ci riesce ha beffato i vigili e il Comune. Ha goduto di un vantaggio di cui gli altri non possono godere. Diventa un privilegiato, un dritto. Nella gran parte dei casi il residente romano lascia volentieri la macchina in doppia fila. Quando può, per cortesia, lascia un biglietto: “Sono dal fioraio” in modo che chi deve uscire non si spazientisca o peggio non ti righi la portiera. A turno tutti quanti a Roma, almeno una volta abbiamola lasciato l’auto in seconda fila e siamo stati il cittadino bravo che protesta o quello furbo che non accetta di essere protestato: “E sono solo due minuti! E che sarà mai!”

Quando tutta la doppia fila è occupata allora non ti rimane che la terza fila. Ma è un grande azzardo. Primo perché mentre la seconda fila potrebbe anche passare inosservata ai più, la terza no. Ingombra di sicuro. Ed anche il più sfacciato degli automobilisti si sente un po’ in colpa a lasciare l’auto in terza fila. Se lo prendono in castagna monta su e scappa via.

L’auto parcheggiata sul marciapiede

Si sale sul marciapiede. Il più delle volte con le due ruote laterali, altre volte con le due ruote davanti o posteriori e se sei in una piazzetta con dei giardinetti e marciapiedi tutti attorno, Sali proprio sopra e la lasci anche all’ombra. Sul Lungotevere se ne trovano. Non dirlo a nessuno. Sono posti in cui il vigile non passa oppure devi essere proprio sfortunato, ma di regola non passa. Se sai che non passa è un parcheggio anche da 4-6 ore, altrimenti è come la roulette, ci provi se va va. E domani ci rifai.

Sul passaggio per disabili

Lo so è un gesto orribile, più che cafone è proprio un gesto irrispettoso per gli altri, specie per chi è costretto su una sedia a rotelle e non può né salire né scendere dal marciapiede. Se lo fai sai che ti meriti la multa e la riprovazione sociale. Devi provare vergogna con te stesso e non guardarti allo specchio fino a domattina. Lo fai solo in caso di stretta urgente necessità, la famosa causa di forza maggiore. O muori o parcheggi lì. Ma se puoi evitarlo evita.

L’auto davanti al passo carrabile

Questo è davvero un atto temerario. Può darsi che tu sappia che quel passaggio ha un cartello di passo carrabile ma di fatto non lo usano da tempo. Ti sembra. Non ne sei proprio certo. Ci provi e ti va bene e ti convinci che sia così.  Ma il giorno dopo lo trovi occupato. Un altro l’ha capito come te. Ti convinci sempre di più che quello è un posto sicuro. Domani ti svegli prima per occuparlo. Ce la fai, ma quando torni l’auto non c’è più. L’hanno prelevata i vigili e starà al deposito. Non saprai mai se qualche vigile solerte l’ha vista e presa o se il padrone del passo carrabile li ha avvisati. Fatto sta che quel parcheggio è segnato per sempre. Non si può più usare.

L’auto in divieto di sosta in zona periferica

Vale ugualmente per il parcheggio riservato al personale diplomatico, ai Carabinieri, alla Polizia, all’Esercito e via dicendo. Il divieto di sosta è contrassegnato da un cartello ben visibile e conosciuto da tutti, all’inizio del lato designato. Solo che non siamo in centro. Passano pochi vigili. Non da fastidio a nessuno. Altri ne ho visti parcheggiati. E un giorno la lasci anche tu. Torni dopo alcune ore e la trovi, intonsa, senza ganasce e senza multe sul parabrezza. Guardi se qualcun altro avesse la multa, magari ha tolto la tua per mettersela sul proprio parabrezza ed evitare di prenderla davvero. Si nasconde dietro la tua multa. Tu non lo saprai mai e un bel giorno ti arriverà aumentata dalla mora.

Nelle strisce blù ma fuori orario

Una volta le strisce erano più bianche che blù. Poi non ricordo come fu, una mattina andai a prendere l’auto e mi avevano disegnato le strisce blù attorno. La sera avevo parcheggiato nelle strisce bianche sotto casa e la mattina avevo la multa perché ero nelle strisce blù. Adesso capite perché questa è una lotta all’ultimo sangue tra noi e loro? Hanno il coltello dalla parte del manico. Sarebbe stato forte se avessi comprato della vernice bianca e avessi ridisegnato in bianco le strisce attorno alla mia auto. Ma avrei dovuto farlo per tutto il parcheggio, non solo per la mia auto e la cosa avrebbe dato nell’occhio. Così ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco e studiare altre forme di lotta alternativa per il parcheggio libero. Forse un giorno sorgerà un movimento politico che rivendichi il “parcheggio libero”. Gli automobilisti capirebbero, gli altri no.

Il costo per sostare nelle strisce blu a Roma è di 1,00 o 1,20 euro all’ora a seconda della zona. Di norma la sosta si paga soltanto dal lunedì al sabato e in determinati orari. Solitamente dalle 8:00 alle 19:00, ma sono previste numerose eccezioni ma tutte a favore di altri raccomandati e mai per noi. Pertanto niente strisce blu la domenica e i festivi, fatta eccezione per alcune zone. Se posteggi e scade l’ora e lasci l’auto corri dei rischi. Ci sarebbero dei minuti di tolleranza ma dipende da chi viene a controllare.

A volte ti svegli di soprassalto e ti accorgi che sono già le 8:05 e hai lasciato l’auto senza contrassegno nelle strisce blu. Corri a pagare in pigiama o poco più per non prendere la multa. Niente da fare. Erano lì ad aspettare alle 8.01 e ti hanno fregato. Se fossi residente potresti avere il disco di sosta gratuita e non pagare niente, ma per averlo la trafila non è semplice. I titolati per parcheggiare gratis sono coloro che hanno il Contrassegno di Quartiere oppure l’auto elettrica. Chi è affetto da disabilità esponendo il contrassegno. I veicoli della PS, i mezzi car sharing, i veicoli di enti pubblici in servizio. Non rientro in nessuno di questi.

Il permesso di sosta gratuita per residenti

I cittadini residenti nelle zone con sosta a pagamento (strisce blu) possono richiedere il permesso della sosta gratuita per massimo due veicoli a persona, ma solo se entrambi di proprietà. Se l’auto ve l’hanno prestata non vale. In caso di veicoli in comodato d’uso può essere richiesto una sola autorizzazione. Il permesso vale finché restano invariate le condizioni del richiedente. Possono chiedere il medesimo permesso anche i domiciliati (un veicolo a persona o per ogni nucleo abitativo, validità un anno) e gli artigiani iscritti all’Albo Provinciale dell’Artigianato.

La richiesta del permesso dev’essere inoltrata allo sportello online di Roma Mobilità a cui si accede con SPID o CIE, oppure tramite PEC (permessistica@pec.romamobilità.it), posta ordinaria (Roma servizi per la Mobilità -Piazzale degli Archivi 40 – 00144 Roma) o di persona al medesimo indirizzo (previo appuntamento), allegando la documentazione necessaria per il rilascio o per il rinnovo. So che non vi va di andarci ma se siete stanchi di fare la gazzella dovrete farlo.

Per chi non il permesso resta solo pagare, ma come?

Il pagamento del parcheggio sulle strisce blu di Roma può essere effettuato secondo diverse modalità:

  • parcometro Pay&Go: permette di pagare la sosta oraria, la tariffa agevolata mensile della sosta da 70,00 euro e le multe elevate dagli accertatori dei titoli di viaggio;
  • parcometro a monete: permette di pagare le tariffa ordinarie di 1,00 euro e di 1,20 euro, nonché di pagare la tariffa 0,20 euro per la sosta breve di 15 minuti. Il parcometro accetta monete da 5, 10, 20 e 50 centesimi e da 1,00 o 2,00 euro.
  • voucher cartacei prepagati da 1,00, 1,20, 4,00 e 70,00 euro.
  • smartphone e cellulari: nuovo sistema che consente di pagare solo i minuti effettivi di utilizzo e di prolungare la sosta a piacimento. Utilizzabile attraverso i canali MyCicero, EasyPark, ParkAppy, TelepassPay, Tabnet , DropTicket e Smarticket;
  • credito telefonico: solo per utenti Tim, Vodafone e WindTre.

Strisce bianche, un miraggio!

I parcheggi contrassegnati da strisce bianche normalmente indicano la possibilità di sosta e parcheggio gratuiti ma attenzione, per un massimo di 3 ore. Questa tipologia di parcheggio si trova in tutte le zone chiave di Roma e nelle vie limitrofe agli ospedali. Fate attenzione ad utilizzare correttamente il disco orario. Sicuramente quando vi ci trovate vi accorgerete di averlo perso o non averlo mai avuto. Pensateci per tempo. In effetti sembra qualcosa di antidiluviano.

Ci sono parcheggi gratis a Roma? Si, a Trastevere. In questa zona i parcheggi linee bianche non hanno limiti di orario. Il parcheggio si trova di fronte alla stazione omonima nei pressi di Villa Sciarra, vicino a Piazzale della Radio. A causa delle sue caratteristiche è molto richiesto e spesso è arduo trovare un posto libero sulle strisce bianche. Vi consigliamo di arrivare verso le 7.50 di mattina per trovare un posto libero e gratuito ,ma vi sconsigliamo di andarci la domenica, a causa della presenza del mercato di Porta Portese

Un altro posto dove si possono trovare le strisce bianche è verso Piazza Vittorio. In questa zona sono presenti strade più larghe e scorrevoli con tanti posti auto contrassegnati da strisce bianche. Le vie migliori sono Viale dell’Università e Via Principe Eugenio. Se non le hanno dipinto di blù stanotte. Si, direte voi, ma che ci vado a fare a Piazza Vittorio se lavoro a Corso Francia? Sinceramente non saprei cosa consigliare, se non di cambiare luogo di lavoro e trovarlo più vicino a Piazza Vittorio o Villa Sciarra.

Strisce gialle e strisce rosa, non è un gioco

I parcheggi contrassegnati da strisce di colore giallo, che non siano parcheggi per taxi, garantiscono la sosta gratuita.

Quelli con le strisce di colore rosa sono riservati alle donne incinte o alle neomamme e sono gratuiti. Tipicamente questi parcheggi si trovano presso gli ospedali e gli ambulatori.

Un consiglio finale.

Fatevi il motorino oppure meglio il monopattino. Prima che gli mettano la targa.